La denuncia del sindacato di polizia Silp Cgil. "Quest'anno già arrivate 4mila persone. Servono nuovo personale e altre risorse"
Roma – 27 giugno 2013 – “Nel Canale di Sicilia, da Lampedusa a Pozzallo, proseguono gli sbarchi, ma tra le Forze dell’ordine mancano uomini e risorse”. E’ questo l’allarme che lancia Daniele Tissone, segretario generale del sindacato di polizia Silp Cgil, aggiungendo che: “I 43 sbarchi censiti dall’inizio dell’anno e i quasi quattromila immigrati che hanno finora raggiunto le nostre coste nella sola Lampedusa, se raffrontati ai dati dello scorso anno – sottolinea Tissone -, fanno prevedere il ripetersi del fenomeno ‘Emergenza Nord Africa’ e di come esso sia solamente all’inizio”.
“Premesso che la clandestinità si combatte, in via prioritaria, attraverso idonei strumenti di cooperazione internazionale e stringendo protocolli con i paesi maggiormente interessati al fenomeno migratorio – prosegue il leader del Silp Cgil – rispetto al tema delle risorse impiegate non si può non denunciare che tale fenomeno si ripercuote nuovamente sull’attività delle forze dell’ordine impegnante a fronteggiarlo, in prima linea ed in ogni sua delicata fase, con organici e risorse inadeguate”.
"E’ quindi necessario – conclude Tissone – l’assegnazione di nuovo personale, evitando di utilizzare quello in servizio presso le locali questure per non sottrarlo al necessario controllo del territorio. Infine, è indispensabile l’emanazione di un provvedimento del governo per reperire le risorse necessarie ad affrontare questa nuova emergenza, anche perché gli ordinari capitoli di bilancio non dispongono neppure dei fondi indispensabili a pagare i numerosi, quanto disagevoli, servizi già svolti dal personale lo scorso autunno”.