Roma, 1 agosto 2018 – Diventa ancora una volta un caso il salvataggio di migranti nel Mediterraneo. Ed oggi si evoca un’espressione – respingimento collettivo – che fa tornare al 2009, quando l’Italia fu condannata dalla Corte europea dei diritti umani. Protagonista il rimorchiatore italiano Asso Ventotto che ha soccorso 101 persone (con 5 bambini e 5 donne incinte) e le ha portate a Tripoli. “E’ vietato dalle norme, la Libia non è un porto sicuro”, insorgono sinistra, ong e Unhcr. “Tutto regolare”, replicano i ministri Salvini e Toninelli e la Guardia costiera: “l’intervento è stato gestito in autonomia dai libici”.
Sbarchi. Nave italiana Asso 28 riporta in Libia migranti
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