I primi cittadini di Riace, Paulonia e Stignano pronti ad ospitare gli immigrati. "Rivitalizzeranno i nostri borghi" Locri – 26 agosto 2008 – Da un lato, centinaia di disperati che hanno affrontato rischiosissimi viaggi in mare pur di raggiungere l’Italia e il sogno di una vita migliore. Dall’altro, paesini calabresi spopolati dall’emigrazione che potrebbero rinascere con l’arrivo di nuovi abitanti.
C’è anche questa equazione, accanto alla solidarietà, dietro la disponibilità espressa in questi giorni dai sindaci di Riace, Paulonia e Stignano ad accogliere parte degli immigrati sbarcati a Lampedusa. I tre hanno già preso contatti col Viminale e sono al lavoro per trovare gli alloggi, tra case ormai sfitte o abbandonate e altre strutture.
"Noi siamo disponibili ad accogliere gli immigrati che arrivano sulle coste italiane. Gli immigrati sono, secondo noi, una risorsa che va valorizzata. Si consideri poi che così facendo riusciremmo a rivitalizzare i nostri borghi antichi che da anni si sono spopolati" ha detto il primo cittadino di Riace, Domenico Lucano.
Per il sindaco di Caulonia, Ilario Ammendolia, si tratta di "una iniziativa di solidarietà. Vogliamo lanciare un messaggio di accoglienza verso gli immigrati proprio da un territorio, come la Locride, che spesso è conosciuto solo per fatti negativi".
"Bisogna agire con animo di solidarietà" ha dichiarato il sindaco di Stignano, Piero Sasso . "Si tratta di essere umani che vanno accolti in modo adeguato. È bene ricordare che anche noi italiani, un secolo fa, siamo stati emigranti e abbiamo ricevuto la giusta e adeguata accoglienza".