(ANSA) – BRUXELLES, 21 NOV – "Non bisogna evocare il fantasma del razzismo, né l’Italia né il governo sono razzisti, già oggi la scuola fa uno sforzo per integrare i ragazzi immigrati ma si deve fare di più". Lo ha detto il ministro per l’istruzione Mariastella Gelmini parlando della proposta di creare classi ponte. Per il ministro, "la conoscenza della lingua italiana non si deve dare per scontata". E le classi ponte non sono altro che "dei corsi intensivi di lingua e dei principi della Costituzione italiana, un tentativo di favorire l’integrazione". "Ci interessa affermare il principio che non basta l’inserimento in classe per dire che un ragazzo immigrato è integrato", ha concluso Gelmini, precisando che le classi ponte hanno "la stessa funzione degli insegnanti di sostegno". "E’ consapevolezza diffusa – ha ribadito il ministro – che non è sufficiente inserire un ragazzo in una classe perché automaticamente si sia assolto al dovere dell’integrazione. Si può fare di più , si ha il dovere di aiutare gli studenti immigrati con corsi di approfondimento e di studio della lingua italiana". (ANSA).
SCUOLA: CLASSI PONTE; GELMINI, NON EVOCARE FANTASMA RAZZISMO
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