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Scuola. La Lega: “Per gli stranieri, test d’ingresso”

Una mozione presentata alla Camera chiede per i figli degli immgrati "politica di discriminazione transitoria"

Roma – 19 settembre 2008 – Un test d’accesso per gli studenti stranieri nelle scuole dell’obbligo e, in caso questo non venga superato, la frequenza in una ”classe ponte”, in cui si studierà l’italiano e si impartiranno lezioni di educazione. Un’educazione extrascolastica: alla legalità, alla cittadinanza, al sostegno della vita democratica, al rispetto delle tradizioni territoriali e regionali e per la ”diversità morale e la cultura religiosa del Paese accogliente”

È quanto si chiede al governo con una mozione presentata alla Camera dal capogruppo della Lega Roberto Cota. Nella mozione appena presentata a Montecitorio si afferma che la scuola italiana dovrà essere in grado di supportare una ”politica di discriminazione transitoria positiva” nei confronti dei minori immigrati ”avente come obiettivo la riduzione dei rischi di esclusione”. Una volta immessi di nuovo nel circuito scolastico normale – spiega il documento -, disponendo di una maggiore conoscenza dell’italiano e delle tradizioni locali, gli studenti stranieri correranno meno il rischio di venire esclusi".

Secondo la Lega, infatti, meno studenti stranieri ci sono nelle scuole italiane e meglio è anche ai fini di una loro accoglienza nella società. "La densità della presenza di alunni con cittadinanza non italiana in piccole scuole – si legge nel testo della mozione – sembra non favorire livelli elevati di esiti positivi". La presenza di ”molte diverse cittadinanze nelle scuole" rappresenta, per gli esponenti del Carroccio, ”un fattore condizionante del complesso sistema educativo e formativo che influenza l’intera classe".

a.i.

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