(ANSA) – MANTOVA, 16 OTT – Nella terra dove è nata la Croce Rossa ma anche dove c’é una forte immigrazione attirata da fabbriche piccole e grandi sempre bisognose di manodopera, va in onda una versione molto più soft della scuola per immigrati preconizzata con una mozione dalla Lega Nord. A Castiglione delle Stiviere, sindaco di Forza Italia e il Carroccio in maggioranza, l’istituto comprensivo 1 è pronto a partire con una classe per soli extracomunitari. Servirà per aiutare gli alunni stranieri che dovranno frequentare le scuole, e quelli che arriveranno nel corso dell’anno, ad imparare la lingua italiana. Niente a che fare, tengono a precisare i dirigenti scolastici, con la mozione della Lega Nord che crea classi per soli immigrati: "Da noi – spiegano i dirigenti che preferiscono non esporsi – la frequenza è facoltativa e a tempo. Dopo due mesi di corso si valuterà se l’alunno possiede i rudimenti della lingua necessari ad un suo inserimento nelle classi normali". Il corso inizierà il 27 ottobre e per ora gli iscritti sono 11, tutti giovani in età di elementari e medie, appena giunti in Italia e che non hanno ancora iniziato il loro nuovo percorso scolastico o, se l’hanno avviato da settembre, necessitano di un aiuto. A loro si aggiungeranno quelli che arriveranno nel corso dell’anno, in un paese come Castiglione dove gli stranieri rappresentano il 35% della popolazione scolastica. Saranno i docenti a valutare se un giovane extracomunitario avrà bisogno o meno di questo corso di sostegno e, comunque, saranno le famiglie a decidere. I corsi saranno di 20 ore settimanali, quattro al giorno, e saranno tenuti da un insegnante e da mediatori culturali. Le altre 10 o 20 ore, a seconda che frequentino le classi a tempo pieno o a tempo parziale, gli alunni le trascorreranno nelle classi normali. Il progetto intercultura del Comprensivo 1 è stato finanziato dalla Cariplo e struttura quei corsi di alfabetizzazione che da anni la scuola di Castiglione offre. "E’ un di più che diamo a questi ragazzi – dicono i dirigenti scolastici – per aiutarli ad integrarsi nella scuola". Il provveditore di Mantova, Gianfranco Ghilardotti, non è del tutto d’accordo con i dirigenti dell’istituto: "L’ integrazione vera dice – è favorita dall’immediato inserimento degli alunni nelle classi con i coetanei italiani. I modelli già sperimentati funzionano e quindi non c’é bisogno di cambiare". Plaude, invece, all’iniziativa il parlamentare della Lega Gianni Fava: "La decisione – afferma – smentisce l’impostazione ideologica di certi genitori". (ANSA).
SCUOLA: PRE-CLASSE PER IMMIGRATI AL VIA NEL MANTOVANO
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