(ANSA) – CITTA’ DEL VATICANO, 3 DIC – Una società inclusiva ha bisogno di un sistema educativo altrettanto inclusivo, che non discrimini nessuno, in particolare le donne, come invece avviene in alcuni Paesi, e gli stranieri. Lo ha affermato l’osservatore permanente della Santa Sede presso l’Onu di Ginevra, mons. Silvano Tomasi, partecipando alla quarantottesima Conferenza internazionale sull’educazione promossa dall’Unesco. Il sistema educativo – ha detto Tomasi – "deve promuovere la comprensione, la tolleranza e l’amicizia tra tutte le nazioni, gruppi razziali o religiosi, e portare avanti gli obiettivi dell’Onu per il mantenimento della pace nel mondo. E i genitori – ha poi aggiunto l’esponente vaticano – devono avere il prioritario diritto di scegliere il tipo di educazione da impartire ai propri figli. Inoltre – ha aggiunto – "l’inclusione opera attraverso la promozione di una società che rispetti la dignità di ogni persona umana al di là di un mero criterio di efficienza. L’attuale crisi finanziaria ne è un esempio concreto. Solo la persona che instaura relazioni con gli altri al di là dei principi della produttività e del controllo – ha detto – può valutare la realtà in una prospettiva equilibrata ed assumere adeguate responsabilità".(ANSA).
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SCUOLA: VATICANO, SIA INCLUSIVA E APERTA A STRANIERI
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