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Sea Watch. Pronto il ricorso a Corte diritti uomo: ‘Detenzione di fatto’

Roma, 29 gennaio 2019 – Sul caso dei migranti soccorsi dalla nave Sea-Watch 3, ancora ormeggiata di fronte Siracusa, la ong tedesca Sea Watch si è rivolta alla Corte europea dei diritti umani (CEDU) per chiedere se il governo italiano, impedendo lo sbarco, stia violando i diritti fondamentali delle persone soccorse in mare. “Impedire alle persone di scendere dalla nave – sostiene Sea Watch – costituisce anche una forma di illegittima e informale detenzione di fatto, in chiara violazione di quanto stabilito dalla Costituzione italiana e dalla Convenzione Europea per i Diritti dell’Uomo sull’inviolabilità della libertà personale (di cui si può essere privati solo sulla base di provvedimenti formali, ben motivati, e per periodi di tempo ben definiti), libertà che appartiene a chiunque, a prescindere dalla cittadinanza o dal tipo di ingresso sul territorio”.

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