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Seconde generazioni. Berlusconi: “Sì alla cittadinanza dopo un ciclo scolastico”

Il leader di Forza Italia: "Doveroso dare la cittadinanza al figlio di stranieri che viva in Italia. La scuola permette di conoscere la nostra lingua, la nostra storia, e apprezzare i punti cardine della nostra civiltà”

Roma – 23 ottobre 2014 –  I figli di immigrati diventino italiani dopo aver frequentato un ciclo scolastico. C'è anche il sì di Silvio Berlusconi a una riforma  della cittadinanza dedicata alle seconde generazioni centrata sulla frequenza scolastica.

"Questa è una nostra proposta – ha detto oggi il leader di Forza Italia presentando il nuovo Dipartimento "Liberta' civili e diritti umani" del partito -ne avevamo parlato in una riunione dei nmostri parlamentari e avevamo scritto anche un intervento firmato da una nostra parlamentare. Siamo assolutamente d'accordo a questo riguardo".

"Riteniamo – ha quindi spiegato Berlusconi – che dare la cittadinanza al figlio di stranieri che vivono in Italia sia doveroso, quando questa persona abbia frequentato un ciclo scolastico che gli consente non solo di parlare bene la nostra lingua, ma anche di consocere la nostra storia e di apprezzare i punti cardine della nostra civiltà”.

Quella del ciclo scolastico è la mediazione più volte indicata anche dal premier e leader del Partito Democratico Matteo Renzi. È già presente in diverse delle proposte di riforma all'esame della commissione Affari Costituzionali della Camera. A questo punto in Parlamento ci sono i presupposti per condurre in porto una riforma ampiamente condivisa.

"Berlusconi oggi si dice d'accordo con Renzi sullo IUS SOLI: regalare la cittadinanza ai figli degli immigrati, dopo un solo ciclo scolastico. Io sono ASSOLUTAMENTE CONTRARIO!" scrive però su Facebook il segretario della Lega Nord Matteo Salvini. "L'emergenza del momento non è regalare cittadinanze o diritto di voto. L'emergenza è rilanciare il lavoro in Italia: siamo noi gli "immigrati" in casa nostra!

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