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Seconde generazioni. Anche a Genova cittadinanza onoraria, “aspettando la riforma”

La decisione del Consiglio Comunale “finchè lo Stato italiano non riconoscerà lo ius soli”. “Tutelare i diritti civili”

Genova – 24 settembre 2014 – Continua l'impegno dei Comuni Italia per la riforma della cittadinanza. A cambiare la legge attuale dovrà essere il Parlamento, ma intanto si moltiplicano le iniziative simboliche per ribadire l'uguaglianza tra figli di immigrati e figli di italiani.

Ieri è il consiglio Comunale di Genova ha approvato una mozione che impegna sindaco e giunta a  “conferire – fino a quando lo Stato italiano non riconoscerà lo ius soli – la cittadinanza genovese ai minori residenti nel capoluogo ligure, nati in Italia da genitori stranieri, o ai minori residenti nel Comune da almeno 5 anni”. È prevista una cerimonia annuale con una rappresentanza delle seconde generazioni e si ipotizza la creazione di un registro di cittadinanza

La mozione è stata presentata dalla lista Doria insieme a consiglieri di Pd, Sel e Federazione della Sinistra. É passata con 27 voti a favore, contrari solo due consiglieri di Forza Italia e uno della Lega Nord.

"Non è solo un atto simbolico ma può diventare volano per altri Comuni e stimolo per le politiche nazionali volte alla tutela dei diritti civili” dichiara la consigliera Maddalena Bartolini, esponente della Lista Doria e presidente della commissione Pari opportunità.

"Vorremmo anche che l’amministrazione si impegnasse a modificare il linguaggio delle comunicazioni istituzionali” aggiunge Bartolini. Come? “Non facendo distinzioni tra bambini di origine straniera e italiana nelle scuole e nei servizi comunali, con l’obiettivo di costruire una comunità genovese plurima e inclusiva".

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