I rappresentanti di 30 associazioni hanno scritto un Manifesto su scuola, lavoro, cultura e partecipazione. Incontro in Senato col presidente Pietro Grasso
Roma – 2 marzo 2015 – Dici “seconde generazioni” e pensi alla riforma della cittadinanza. Non sono però solo le regole per diventare italiani a stare a cuore a oltre un milione di figli di immigrati che sta crescendo in questo Paese.
La dimostrazione è il Manifesto elaborato dai rappresentanti di oltre trenta associazioni di giovani aderenti all'iniziativa "Filo diretto con le seconde generazioni" lanciata dalla direzione immigrazione del Ministero del Lavoro attraverso il Portale Integrazione Migranti. Contiene una serie di “proposte e soluzioni concrete” in quattro ambiti: scuola, lavoro; cultura e sport; partecipazione e cittadinanza attiva.
Tante le richieste dei nuovi italiani. Si va da una formazione specifica per i docenti di classi multiculturali a una maggiore internazionalizzazione del mercato del lavoro, passando per una valorizzazione della cultura d'origine che vada di pari passo con un rafforzamento dei legami con la cultura italiana . E si sottolinea l'importanza di un' informazione aperta a tutti, così come dell'associazionismo, anche come mezzo di partecipazione.
“Il Manifesto – scrivono gli autori – non affronta il tema della cittadinanza: si tratta di una scelta condivisa fra tutte le associazioni partecipanti. Al riguardo, ci preme sottolineare che tutte le realtà associative che hanno preso parte all’elaborazione del Manifesto condividono il contenuto della campagna L’Italia sono anch’io” , che chiede una riforma che renda subito italiano chi nasce e cresce in Italia.
“Ricondurre alla cittadinanza attiva chi si trova spinto ai margini della società è una priorità assoluta” ha detto qualche giorno fa il presidente del Senato Pietro Grasso. E ha lanciato un appello proprio per le seconde generazioni, perchè diventino “parte di una collettività plurale, unitaria e coesa”.
Oggi pomeriggio a Palazzo Madama Grasso riceve proprio una delegazione della rete “Filo diretto con le seconde generazioni” che gli consegnerà il Manifesto. “L’incontro testimonia l’attenzione delle Istituzioni alle istanze dei giovani di seconda generazione – spiega una nota del ministero del Lavoro – e rappresenta un punto da cui partire per una riflessione comune sul presente e il futuro del nostro Paese”.
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Il Manifesto delle seconde generazioni (versione integrale)
Il Manifesto tradotto in dieci lingue