Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Sei operaio? Resta clandestino

di SERGIO TALAMO ROMA, 3 agosto 2009 – Qualcuno potrebbe spiegare ad un operaio immigrato irregolare, ad un cameriere,, ad un addetto alle pulizie, ad un pizzaiolo perché per loro non vale la regolarizzazione che è in vista per badanti e colf? Qualche autorevole membro del governo perderebbe un minuto a chiarire perché c’è più dignità nel far le pulizie in una casa del fare le stesse pulizie in un’azienda? E perché c’è più importanza sociale nel badare ad un anziano che nel lavorare in un’impresa industriale, manifatturiera o di servizi? Infine, qualche politico di buona volontà potrebbe gentilmente dissuadere tanti aspiranti clandestini dal fiondarsi in Italia proprio in questa fase, per farsi assumere in fretta e furia confidando che ben presto la sanatoria si estenderà a chiunque lavora in nero?

In effetti, una caratteristica costante delle decisioni in materia di immigrazione è l’eterogenesi dei fini. In altre parole: si ottiene l’effetto opposto rispetto a quello desiderato. Sono i guai di quando si varano dei provvedimenti non in modo pragmatico ma sull’onda dell’emozione o dell’ideologia.
E’ ciò che sarebbe accaduto, ad esempio, se fosse passata la norma sui medici-spia. L’intenzione era di tener lontani i clandestini dai servizi pubblici, inducendo l’obbligo di denuncia nel funzionario che venisse a contatto con lo straniero irregolare. Il risultato – a parte qualunque considerazione umana e deontologica – sarebbe stato l’aumento incontrollato delle malattie non curate, con gli inevitabili contagi e quindi con costi potenzialmente esplosivi per la collettività. Per fortuna quella norma è stata eliminata dal decreto sicurezza; ma il mantenimento del reato di clandestinità ne rende comunque possibili gli effetti nefasti.

La scelta di aprire un varco a colf e badanti, come è noto, è dovuta ad un’iniziativa del sottosegretario alla famiglia Carlo Giovanardi. Come possiamo – ha detto Giovanardi – criminalizzare centinaia di migliaia di famiglie italiane che contano sull’aiuto prezioso e a volte insostituibile delle loro collaboratrici domestiche? Una richiesta legittima e di buon senso, anche se tardiva visto che è venuta dopo l’approvazione del decreto. A Giovanardi si sono uniti i vescovi ed altri membri del governo, che alla fine hanno trovato un compromesso con la Lega: regolarizzazione, ma limitata nei numeri e nelle categorie interessate.

Ma proprio perché guidato dalla fretta e dal compromesso ideologico-propagandistico, il governo ha sorvolato su tantissimi altri lavoratori che sono nelle stesse condizioni delle collaboratrici familiari. Un vero esercito dotato non solo degli stessi diritti umani ma anche della stessa importanza per l’economia e la vita sociale. Ed è proprio quel Nord in cui la Lega è un grande partito ad avere l’esigenza pressante di non veder diventare “criminali” i suoi operai stranieri, spesso architrave dell’economia e della produzione.

Anche se le mediazioni e gli slogan sembrano impedirlo, la logica impone di estendere la regolarizzazione anche alle altre categorie di lavoratori stranieri.
Si tornerebbe così alle buone intenzioni di partenza, cioè a ciò che disse Gianfranco Fini prima delle elezioni politiche: con chi delinque saremo durissimi ma chi lavora onestamente non ha nulla da temere, perché controlleremo tutti uno per uno e daremo diritti e regole a chi già oggi contribuisce alla vita del nostro paese.
E’ ciò che è avvenuto già 5 volte negli ultimi 15 anni: mettere in regola chi nei fatti è già integrato, per ripromettersi poi di rendere più rigorose e meno astruse le norme per chi voglia entrare in Italia.
In attesa che anche questa volta finisca così, e nella speranza che subito dopo si vari una legge sugli ingressi non basata su quote irreali ma su un corretto rapporto fra domanda e offerta, prepariamoci al solito periodo-ponte. Si tratta di una “zona grigia” in cui i cantieri saranno pieni di “criminali”, i quali dormiranno sonni agitati unitamente ai loro datori di lavoro, mentre il resto del mondo farà finta di nulla.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version