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Servizio Civile. Chaouki: “Giusto il ricorso, aprire ai figli degli immigrati”

Il deputato del Pd: "Il governo deve accogliere chi arriva, ma anche integrare chi cresce in Italia. Non si possono lasciare ai margini le seconde generazioni. Il Paese è plurale, le leggi si adeguino"

Roma – 30 ottobre 2013 – “Giusta e legittima l’azione giudiziaria dell'Asgi, che ha depositato il ricorso anti discriminazione al Tribunale di Milano contro la mancata ammissione dei cittadini stranieri al bando per il Servizio Civile 2013”. Lo dichiara Khalid Chaouki, deputato e responsabile nazionale Nuovi Italiani PD.

“Il governo – continua Chaouki – deve impegnarsi non solo nell’accoglienza degli stranieri ma anche nell’integrazione di quelli che in Italia nascono o ci arrivano da bambini, perché essi si sentano parte integrante del tessuto sociale del Paese. Il Servizio Civile è senz’altro un modus privilegiato di integrazione e una formidabile palestra di cittadinanza per i ragazzi di origine straniera; la ben nota “seconda generazione” rischia altrimenti di essere lasciata ai margini, frustrata nelle aspettative e nelle speranze rinate dopo l’Istituzione di un Ministero per l’Integrazione".

"L’Italia deve applicare – conclude Chaouki- il principio di parità di trattamento tra cittadini e stranieri regolarmente soggiornanti come stabilito dalla direttiva UE 2011/98, perché il paese reale è sempre più plurale e le nostre leggi non possono non tenerne conto”.

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