Si svolgerà nella città di Putrajaya, in Malaysia, nei giorni 30 e 31 marzo prossimi la Sesta Convention dedicata al mondo Halal. L’evento è organizzato dal Dipartimento di Sviluppo Islamico della Malesia, JAKIM. Una manifestazione molto attesa dagli enti accreditati certificatori Halal di tutto il mondo che si confronteranno su una tematica in continua evoluzione e che merita decisivi spunti di riflessione per generare occasioni di crescita e sviluppo delle realtà economiche legate all’Halal. In particolare, gli esperti illustreranno le loro esperienze con lo scopo di rafforzare le relazioni tra l’ente JAKIM e tutti gli enti certificatori (Halal) riconosciuti a livello mondiale, ovvero che rispettano gli standard Halal riconosciuti dallo stato della Malaysia. Inoltre, nei due giorni di intensi lavori e focus di approfondimento i rappresentanti degli enti certificatori coglieranno l’occasione per ricevere aggiornamenti sui nuovi standard Halal in recente vigore nello stato della Malaysia, ritenuto il Paese per eccellenza in questo genere di certificazione, in totale sinergia con i dettami della Shariah islamica. Nello specifico, Jakim illustrerà ai rappresentanti degli enti certificatori nuovi protocolli e procedure per garantire un adeguamento degli standard Halal in funzione del mercato produttivo ed economico in continua crescita, tra difficoltà economiche e prospettive a lungo raggio per un futuro di ripresa dalla pesante crisi economica globale.
Tra gli esperti chiamati a relazionare su cifre, potenzialità e prospettive del mondo Halal è prevista la presenza di Sharif Lorenzini, presidente di Halal International Authority, l’unico organismo italiano, membro del World Halal Food Council (Concilio Mondiale delle autorità del mercato Halal) riconosciuto a livello internazionale da enti Governativi e non, in grado di certificare a livello mondiale prodotti agroalimentari e servizi secondo gli standard islamici.
Lorenzini annuncerà durante i lavori in Malaysia un’importante novità che riguarda lo sviluppo globale. “Attualmente Halal International Authority – ribadisce Lorenzini – è in contatto con i governi regionali per lo sviluppo del primo Halal Hub Euro Mediterraneo, con sede in Italia. A ciascuna regione -continua Lorenzini – sarà dato un ruolo nell’ambito dell’ Hub che valorizzi le proprie peculiarità tipiche e vocazioni”. Si tratta di un progetto ambizioso per l’Italia e più in generale per i Paesi del bacino del Mediterraneo che avrà un duplice obiettivo: premiare l'economia italiana e rafforzare il ruolo economico e politico dell'Italia in Europa come trait'union con il Levante.
Un’occasione imperdibile per un mercato, quello dell’halal, da 3,100 mila miliardi l’anno, in crescita del 15% ogni anno, che raggiunge due miliardi di musulmani, che nel mondo consumano prodotti e servizi che rispettano i precetti del Corano: 41 milioni in Europa e 5 milioni circa in Italia.
Una realtà che, se realizzata, sarà in grado di consolidare nuove potenzialità economiche rilanciando il prodotto interno lordo di Paesi attualmente in serie difficoltà economiche. Tuttavia il progetto potrà prendere forma e decollare solo ed esclusivamente a patto che sarà rispettata la conformità dei progetti rispetto agli standard Halal e quindi alla Shariah islamica.
Il primo Halal Hub Mediterraneo sarà in grado di assicurare nuovi progetti di cooperazione commerciale, al fine di favorire l’istituzione di consorzi e gruppi di impresa, favorendo i flussi di export r di internazionalizzazione delle imprese nonché l’incoming di turismo Halal, senza dimenticare mai i valori etico-morali ai quali i consumatori musulmani non intendono per nessuna ragione rinunciare.
“Le potenzialità di crescita –ne è certo il presidente di Halal International Authority, Sharif Lorenzini – non sono per niente da sottovalutare visto che in Italia sono presenti solo 350 imprese in possesso della certificazione. Più il numero salirà e più aumenterà la possibilità per gli imprenditori di aprirsi a nuovi mercati incrementando i loro volumi d’affari”.
Tra gli esperti invitati a relazionare ci sono:
Dato’ Haji Othman bin Mustapha, Direttore Generale di JAKIM;
Hajjah Hakimah binti Mohd Yusoff, direttore del Dipartimento Halal Hub di JAKIM che annuncerà aggiornamenti sulle procedure di certificazione Halal malesi – ruolo, sfide e prospettive future; Kamariah binti Long (MARDI) Vice Direttore dell’Istituto di Ricerca e Sviluppo agricolo malese che parlerà di prodotti biotecnologici a sostegno per l’industria Halal; Nik Ismail bin Nik Daud dell’Istituto di tecnologie alimentari malese che relazionerà sulle sfide e le rivoluzioni negli ingredienti Halal; Nor Amin bin Mohd Nor , manager di TPM Biotech Sdn Bhd che illustrerà l’analisi Halal come catalizzatore della Certificazione. Infine, sul sistema di gestione della Certificazione come impulso per l’analisi Halal è previsto l’intervento di Khairil Ismahafiz bin Muhadzir, Amministratore Delegato di Dagang Halal Berhad.