Si rovescia un barcone nel Canale di Sicilia, almeno dieci morti

Il naufragio al largo delle coste libiche. Ieri la Guardia Costiera ha salvato quasi mille persone, ci sono anche donne e bambini

Roma – 4 marzo 2015 – Ancora morti nel canale di Sicilia, dove ieri si è rovesciato un barcone carico di migranti e profughi. I morti sono almeno dieci.

Ieri, spiega la Guardia Costiera, sono stati salvati complessivamente 941 migranti e tra le varie operazioni coordinate dal Centro Nazionale di soccorso a Roma, c'è stata quella del barcone capovolto. La segnalazione e' giunta dall'equipaggio del rimorchiatore "OOC Cougar", in servizio presso le piattaforme petrolifere libiche.

Sul punto, unitamente al rimorchiatore impegnato nelle operazioni di salvataggio, presente anche la Cp 940 nave Dattilo della Guardia Costiera che, con a bordo 318 migranti salvati in una precedente operazione, ha tratto in salvo altre 121 persone, recuperato dieci cadaveri e pattugliato la zona con l'obiettivo di ricercare eventuali ulteriori superstiti.

In meno di 24 ore, sono state in totale 7 le operazioni di soccorso coordinate dalla Guardia Costiera in una zona di mare a circa 50 miglia a nord della Libia. Sono stati inoltre dirottati 3 mercantili, uno dei quali ha salvato 183 persone; disposto l'invio della CP 904 nave Fiorillo della Guardia Costiera, che ha tratto in salvo 319 migranti, e richiesto l'impiego di 1 unita' della Marina Militare inserita nel dispositivo Triton che e' intervenuta in soccorso.

Complessivamente sono stati soccorsi 5 gommoni e 2 barconi carichi di migranti, che dicono di essere siriani, palestinesi, tunisini, libici o subsahariani. Tra le persone tratte in salvo oltre 30 bambini e piu' di 50 donne, di cui 1 incinta per la quale si e' resa necessaria l'urgente evacuazione medica con una motovedetta classe 300 della Guardia Costiera di Lampedusa.

I superstiti e i cadaveri delle vittime dovrebbero arrivare in serata ad Augusta. Intanto, la Procura di Siracusa ha aperto un'inchiesta sul rovesciamento del barcone e sulla morte dei dieci migranti. L'ipotesi di reato è omicidio.