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SICUREZZA: CGIL, CON DDL PAESE FA PASSO INDIETRO NEL TEMPO =

      DOMANI PRESIDIO A MONTECITORIO DEL VOTO ALLA CAMERA Roma, 12 mag.(Adnkronos) – ”Se i provvedimenti, come e’
prevedibile, saranno approvati, il nostro paese fara’ un balzo
all’indietro nel tempo, e si collochera’ fra quelli che comprimono
alcuni dei diritti fondamentali dell’uomo, dei diritti
costituzionalmente garantiti e dei diritti civili”. E’ quanto
affermano in una nota la segretaria confederale della Cgil, Vera
Lamonica, e il responsabile dell’ufficio Sicurezza e Legalita’ della
Cgil Nazionale, Marcello Tocco, dopo la questione di fiducia posta dal
Governo sul ddl sicurezza in discussione alla Camera annunciando per
domani un presidio davanti al Parlamento.

      ”L’introduzione del reato di immigrazione clandestina ha,
infatti, – spiegano – questo effetto catastrofico sulla immagine
dell’Italia nel resto del mondo. In nome di questo reato inaccettabile
vengono, e verranno, compiuti veri e propri crimini: come i
respingimenti in mare, che riportano uomini, donne, bambini ed
anziani, ad una condizione di schiavitu’, di violenza e di privazione,
negando cosi’ il diritto d’asilo e la Convenzione di Ginevra”.
Inoltre, sostengono Lamonica e Tocco, ”l’aggravante penale del reato
di immigrazione clandestina, cambia la cultura giuridica del nostro
paese, non sara’ piu’ vero che tutti sono uguali davanti alla legge.
Cosi’ come l’introduzione delle ronde, pervicacemente voluta dal
Ministro dell’Interno, mette in discussione un fondamentale principio
costituzionale di ogni paese civile e democratico: la garanzia della
sicurezza e’ compito e monopolio esclusivo dello Stato e dei suoi
Corpi, che devono assicurare il diritto alla sicurezza dei cittadini e
di tutti coloro che sono sul territorio dello Stato”.

      Quanto alle norme sulle intercettazioni, osservano gli esponenti
della Cgil: ”Queste mettono in discussione da un lato fondamentali
diritti dei giornalisti a una piena e completa liberta’ di stampa e di
cronaca e, dall’altro, introducono molteplici condizioni e limitazioni
che impediscono alla magistratura inquirente di utilizzare a pieno un
fondamentale strumento di indagine e di lotta efficace al crimine in
tutte le sue forme”. Norme, per altro, che per Lamonica e Tocco
”contraddicono la durezza di quelle del pacchetto sicurezza e rendono
ancora piu’ contraddittoria e preoccupante – concludono – l’azione del
Governo, in rapporto all’inefficacia di una politica a favore del
diritto alla sicurezza per tutti, insieme ad una inaccettabile
compressione dei diritti”.

     
(Sec-Tes/Ct/Adnkronos)
12-MAG-09 15:51

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