(ANSA) – ROMA, 21 MAG – ”Introdurre il reato di immigrazione clandestina e’ sbagliato per tanti motivi. La regolarizzazione degli extracomunitari con la Bossi-Fini e’ di fatto quasi impossibile, e con il reato di immigrazione clandestina contenuto nel ddl del governo ci troveremmo di fronte alla paradossale situazione di dover arrestare oltre 600 mila immigrati irregolari rischiando di mettere in carcere molte delle badanti e delle tate che lavorano nelle nostre famiglie”. Lo sottolinea la capogruppo del Pd al Senato Anna Finocchiaro che definisce questa prospettiva ”inaccettabile”, chiede di ”distinguere tra chi lavora e chi delinque” perche’ ”non si puo’ affermare che tutti gli immigrati senza permesso di soggiorno sono dei delinquenti” e annuncia battaglia al Senato per eliminare questo reato dal ddl sicurezza. ”L’introduzione nel nostro ordinamento giuridico del reato di immigrazione clandestina e’ sbagliata – sostiene Anna Finocchiaro – perche’ si tratta di una misura inumana, che non colpisce solo la persona extracomunitaria che delinque, ma anche gli onesti che fuggono dalla fame e lavorano in nero. Tanto e’ vero che questa fattispecie di reato non esiste neanche negli Stati Uniti, che pure hanno a che fare con l’immmigrazione, legale e illegale, da sempre”. ”Questa norma poi di fatto – sottolinea Anna Finocchiaro – rischia di essere controproducente. Tutti sanno che regolarizzare un lavoratore extracomunitario in Italia e’ molto difficile, per le quote e le procedure stabilite dalla Bossi – Fini. Quasi tutte le famiglie italiane si avvalgono della collaborazione di colf, baby sitter, badanti che non sono riuscite a regolarizzare. Che facciamo, sbattiamo tutti in galera, compreso chi a queste lavoratrici affitta una casa?” ”E che dire – aggiunge la capogruppo del Pd al Senato – dei tanti che faticano nelle nostre aziende agricole o in molte aziende del nord tante volte sfruttati proprio perche’ non regolarizzati?”. ”La sicurezza e’ una cosa seria che si persegue con l’effettivita’ dell’espulsione, la certezza della pena, la lotta alla criminalita’ organizzata, la cooperazione tra Stato ed Enti locali” precisa Anna Finocchiaro che vede sul tema del reato di immigrazione clandestina ”una tensione esistente all’interno dei partiti della maggioranza, come anche le parole del sindaco di Roma stanno a testimoniare”. ”Ma non credo – conclude – sia giusto che a farne le spese siano migliaia di lavoratori extracomuniatari e anche tante famiglie italiane”.
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