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SICUREZZA: MINNITI, MISURE SIMILI A DL AMATO MA NO A REATO

 
ROMA
(ANSA) – ROMA, 21 MAG – "Leggeremo il provvedimento sulla sicurezza nel dettaglio ma da una prima valutazione ho riscontrato che gran parte delle questioni poste sono già contenute ai limiti del dettaglio nel pacchetto Amato". E’ la valutazione che Marco Minniti, ministro ombra della Giustizia del Pd, fa del pacchetto sicurezza approvato in Consiglio dei ministri. Minniti esprime però "dissenso" sull’introduzione attraverso il disegno di legge, del reato di immigrazione clandestina, misura che "appare – sottolinea l’esponente del Pd – più come una bandiera politica che come un provvedimento in cui si crede e per noi questa misura rischia di essere inefficace e fortemente controproducente".

 Minniti ha quindi elencato le misure varate dal governo che hanno "rispondenza" con il pacchetto Amato, tra le quali i poteri ai sindaci, l’impegno contro la mafia, la banca dati del dna, le misure sulla sicurezza urbana e contro lo sfruttamento dei minori. Dissenso invece sull’introduzione del reato di immigrazione clandestina. "Noi siamo dell’idea che – osserva Minniti – la lotta ai clandestini va fatta in modo severo ma mettiamo in discussione lo strumento da usare anche se è vero che si è scelta la strada del disegno di legge che ci permetterà di discuterne in Parlamento". L’introduzione del reato rischia per il Pd di fare di tutta un’erba un fascio tra clandestini che lavorano e clandestini che delinquono con il rischio di ingolfare l’attività dei tribunali e le carceri. "Noi siamo per la lotta ai clandestini – evidenzia l’esponente del Pd – su due presupposti: l’espulsione effettiva dei clandestini che delinquono e integrare chi è qui per lavorare… Si parla molto del modello spagnolo e questa è una delle chiavi del modello spagnolo".(ANSA).

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