"Gli immigrati sono l’anello più debole della catena lavorativa" ROMA, 16 marzo 2009 – Immigrati e lavoro a rischio, al via la campagna del sindacato Ugl per la sicurezza sul lavoro.
I dati drammatici, seppur in miglioramento, infatti parlano di oltre 3 morti al giorno, più di mille all’anno e di oltre 1 milione di infortuni; una "strage continua" in cui l’anello più debole sono gli immigrati, impiegati, molto spesso, nei lavori più a rischio.
I dati che riguardano i lavoratori extraUe, infatti, sono, per il sindacato guidato da Roberta Polverini, in netta controtendenza rispetto a quelli complessivi.
Dei 140.579 infortuni occorsi a lavoratori stranieri il 77%, e cioè circa 108.484, hanno coinvolto cittadini extracomunitari (e 32.095 lavoratori Ue) cosè come dei 174 incidenti mortali, registrati nel 2007 a danno di paesi esteri, il 66%, e cioè circa 115, hanno riguardato cittadini extraUe (59 per i paesi Ue). E questo a fronte di un complessivo calo degli infortuni passati da 928.158 del 2006 ai 912.615 del 2007 e di quelli mortali scesi dai 1.314 del 2006 ai 1.170 del 2007.
E’ per questo che il sindacato, che ha presentato l’iniziativa, ha ottenuto da "Pubblicita’ Progresso" l’autorizzazione a stampare 150 mila copie del decalogo "Io lavoro sicuro", realizzato con l’Alto patronato della Presidenza della Repubblica, tradotto in 8 lingue, inglese, francese, arabo, spagnolo, rumeno, albanese e cinese.
Capillare la distribuzione sul territorio: nelle intenzioni del sindacato quella di coinvolgere le ambasciate, i centri per l’impiego, le associazioni di orientamento e sostegno agli immigrati, i centri di aggregazione e i cantieri nonchè gli uffici postali. "La barriera più difficile da abbattere è proprio quella linguistica", spiega il segretario nazionale Ugl Costruzioni, Luca Malcotti.
"La prevenzione al rischio è uno degli strumenti che va potenziato. A cominciare proprio dal problema della lingua; nei cantieri molto spesso non si parla italiano ma romeno o arabo. Per questo è necessaria una attenzione costante ed una informazione quanto più capillare soprattuto in un momento di crisi economica come questo che rischia di far passare in secondo piano l’emergenza sicurezza", ha aggiunto Egidio Sangue, segretario nazionale Ugl Costruzioni.