ROMA
(di Aldo Puthod). (ANSA) – ROMA, 13 LUG – Il governo intende andare avanti sul decreto sicurezza. Nessun ripensamento neppure sulle impronte ai bimbi rom. E’ Roberto Maroni, in una intervista al quotidiano ‘Il Tempo’ di Roma, a ribadire la linea della fermezza. Domani l’aula della Camera discuterà il decreto per un via libera che appare scontato visti i numeri e la determinazione di governo e maggioranza. Non per questo le critiche sono meno forti, anche da un moderato come Pier Ferdinado Casini, che torna anche criticare la volontà di rendere reato l’immigrazione clandestina: "Vogliono esclusivamente costruire l’immagine di uno Stato dalla faccia feroce. Ma solo l’immagine". Sferzante è poi il leader dell’Udc sulle impronte ai giovani nomadi: "Quando si prenderanno pure ai miei figli le prenderemo pure a loro". Ovviamente a tuonare contro il decreto e contro le impronte é Antonio Di Pietro: il voto dell’Italia dei valori sarà un prevedibile no. E su questa scelta troverà anche il Pd di Veltroni. La maggioranza non sembra curarsi né delle critiche interne né tantomeno di quelle europee. Maurizio Gasparri, presidente dei senatori Pdl, plaude alla scelta fatta nell’interesse dei bambini di censirli nei campi rom, ma anche alla ipotesi di prendere le impronte anche dei genitori dei piccoli nomadi avanzata dal ministro degli Esteri Frattini. "Con il decreto sicurezza si stanno dando quelle risposte che i cittadini si aspettano", dice Roberto Cota, capogruppo della Lega alla Camera. "Chi ci critica – chiosa – lo fa evidentemente arrampicandosi sugli specchi e senza entrare nel merito dei provvedimenti".(ANSA).
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SICUREZZA:DL VERSO SI’ CAMERA;MARONI,AVANTI SU IMPRONTE/ANSA
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