(ANSA) – ROMA, 27 MAG – Con l’entrata in vigore oggi del decreto legge approvato la settimana scorsa dal Consiglio dei Ministri che prevede misure in materia di sicurezza, l’immigrato clandestino fermato dalle forze dell’ordine per aver commesso un reato può essere espulso in caso di condanna da due anni in su (ad esempio per furti e rapine) e si vedrà contestare l’ aggravante che può aumentare la pena fino a un terzo. Fino ad oggi l’espulsione giudiziaria come misura sostitutiva della detenzione poteva essere disposta nel caso di condanna superiore a dieci anni. Quanto all’aggravante, in base le modifiche al codice penale previste dall’art. 1 del decreto, essa si applica "se il fatto è commesso da soggetto che si trovi illegalmente sul territorio nazionale". Lo stesso articolo chiarisce anche che nel computo delle circostanze, nel caso specifico dell’immigrato che delinque, non si applicano le attenuanti. E’ quindi escluso il cosiddetto "giudizio di valenza" con il quale – per calcolare la condanna – si procede al bilanciamento tra le attenuanti e le aggravanti. (ANSA).
SICUREZZA:DL,DA OGGI PER CLANDESTINI ESPULSIONI E AGGRAVANTI
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