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Sindaco di Lampedusa: “Napolitano venga sull’isola”

“I prossimi giorni saranno cruciali”


Palermo, 13 giugno 2011- Il sindaco di Lampedusa, Bernardino De Rubeis insieme ad una folta delegazione, si rechera’ oggi a Roma per incontrare il ministro Stefania Prestigiacomo, nominata coordinatrice degli interventi sull’isola dopo l’emergenza immigrati.

“I prossimi giorni – ha dichiarato De Rubeis – saranno cruciali per Lampedusa e Linosa. Oggi pomeriggio prenderemo parte al tavolo tecnico con il ministro Stefania Prestigiacomo e dove daremo una serie di indicazioni per la risoluzione dei nostri problemi. Con me ci saranno anche la nostra concittadina senatrice Angela Maraventano, l’assessore regionale Gian Maria Sparma, il capo dell’ufficio tecnico Giuseppe Gabriele; l’assessore al commercio ed ai grandi eventi Rosangela Mannino, il vice presidente della associazione commercianti, Lino Maraventano con i consiglieri Gemma Maggiore, Alberto Bottino e Toni Gargiullo”.

Per domani “attendiamo conferma per un incontro con il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che inviteremo a Lampedusa – ha aggiunto – La popolazione delle nostre isole e’ stata nel corso degli anni gratificata dalla presidenza della repubblica a diversi livelli ma nella storia delle Pelagie, nessun presidente e’ mai stato sul nostro territorio”. 

“Non torneremo a casa senza delle soluzioni, intendiamo colloquiare con i presidenti di camera e senato e con Silvio Berlusconi – ha detto ancora il sindaco –  La situazione di Lampedusa e’ sotto gli occhi di tutti e non possiamo piu’ rimanere fermi aspettando delle soluzioni che tardano a venire”. “Lampedusa e’ stata e sara’ sempre terra di accoglienza – ha continuato il sindaco – lo dice la nostra storia. Da quando esiste il fenomeno della immigrazione, Lampedusa e’ il crocevia fondamentale per tutti coloro i quali partono dai paesi rivieraschi in cerca di una vita migliore e i Lampedusani, sono sempre stati pronti ad accoglierli con dati di fatto e non solo con parole.

Oggi, grazie ad un meccanismo che sta funzionando bene (le grandi navi), e’ garantito un deflusso costante dalla nostra isola di tutti i migranti che vengono giornalmente salvati in mare dalle motovedette italiane. A Lampedusa, pertanto, non si puo’ piu’ parlare di emergenza ma piuttosto, di accoglienza umanamente accettabile, nel rispetto dei diritti fondamentali dell’uomo”.  E conclude: “Ancora una volta, tengo a precisare che il fenomeno della immigrazione, non interagisce assolutamente con il turismo e con le diverse attivita’ svolte sulle Pelagie.

Prima di ritornare a Lampedusa, intendiamo recarci in vaticano per potere incontrare anche sua santita’ Benedetto XVI. Il cardinale Bagnasco e’ stato a Lampedusa lo scorso mese di aprile e ci ha portato le parole del santo padre e la sua vicinanza. Noi lampedusani, abbiamo nel cuore una frase memorabile di Giovanni Paolo II che fece eco da un capo all’altro della terra: Aprite le porte a Cristo e non abbiate paura. Parole che echeggiano sempre sulle nostre isole cosi’ come spesso e’ evocato un passo importante della bibbia. Ho avuto fame e mi avete dato da mangiare, ho avuto sete e mi avete dato da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato”.

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