Dossier di Rete Radici: "il 95% dei lavoratori sono dei richiedenti asilo politico". Solo 800 i lavoratori sono sotto contratto
I dati sono riportati nell’anticipazione del dossier di Rete Radici che questa mattina ha presentato le iniziative del 7 gennaio proprio per ricordare i fatti di Rosarno.
Secondo Rete radici il 95% degli africani sono richiedenti asilo. Oltre la metà vive ancora in condizione di irregolarità o è in un ”limbo giuridico”.
Sono 800 circa i contratti di lavoro registrati al centro per l’impiego, ma i due terzi degli immigrati, secondo Rete Radici, hanno lavorato o continuano a lavorare in nero “Le paghe – riporta il dossier- restano sui livelli degli anni passati: 20-25 euro per 8-10 ore in media, con la tendenza ad abolire il cottimo (dove una cassetta di frutta raccolta veniva pagata un euro)”. Il lavoro risulta saltuario, in media 2-3 giorni a settimana, mentre resta diffusa la pratica del caporalato.
Molto significato anche il dato della mobilità dei braccianti, secondo il dossier l’80% deigli imigranti ha lavorato sempre e solo nei campi del Sud, ”una semi-schiavitù imposta dalle dure condizioni del mercato del lavoro ma anche e soprattutto dalla legislazione restrittiva e repressiva in tema di immigrazione”.