Roma, 31 gennaio 2024 – Il progetto di istituire un Centro di Accoglienza Straordinaria (CAS) per minori migranti non accompagnati nell’Antico Ricetto di Portacomaro è stato abbandonato dopo le crescenti preoccupazioni della comunità locale. Per questo il sindaco Alessandro Balliano, dopo un incontro con il Prefetto di Asti Claudio Ventrice, ha annunciato che la cooperativa responsabile dell’appalto rinuncerà all’utilizzo della struttura nel centro di Portacomaro.
Migranti, i cittadini di Portacomaro dicono no al nuovo Cas
L’iniziale entusiasmo per l’apertura del CAS aveva scatenato dubbi e proteste tra gli abitanti. I cittadini, infatti, avevano sollevato interrogativi sulla sicurezza, il controllo e l’impatto sulla comunità. Il sindaco, riflettendo le preoccupazioni dei cittadini, ha esposto il caso al Prefetto, il quale ha poi discusso con la cooperativa La Fenice, responsabile dell’appalto nella provincia di Asti. “Il prefetto ci ha fatto raccontare cos’è Portacomaro e spiegare le nostre esigenze. Poi, dopo essersi preso una pausa di riflessione, il prefetto mi ha contattato per dirmi che aveva compreso le nostre esigenze e ne aveva parlato con la cooperativa La Fenice che ha in affido questo tipo di appalto in provincia di Asti. Successivamente, mi ha comunicato che la cooperativa rinuncia a quel tipo di struttura nel concentrico di Portacomaro“, ha spiegato il primo cittadino tramite un video pubblicato su Facebook.
“Sua eccellenza mi ha altresì detto che il tema dell’immigrazione è un argomento importantissimo. E non dobbiamo nasconderci il fatto che le nostre comunità dovranno, prima o poi, accettare che i migranti vengano nei nostri territori. Accogliendoli e includendoli il più possibile dentro le nostre comunità. Un tema, questo, italiano ed europeo che va ben oltre alle nostre esigenze comunali”, ha aggiunto poi il sindaco.
Portacomaro quindi ha scelto di non seguire la via di Castagnole Monferrato, il comune che recentemente ha accolto alcuni giovani migranti. Anche lì, inizialmente, i cittadini erano titubanti, ma non hanno impiegato molto tempo a cambiare idea. “Francamente mi devo ricredere: sono contento, la presenza di quei ragazzi non crea problemi. Anzi, al contrario. La cooperativa e gli educatori stanno facendo un ottimo lavoro. Tutti i timori che avevo all’inizio, frutto delle preoccupazioni espresse dai cittadini, non avevano alcun fondamento“, ha infatti commentato il sindaco Francesco Marengo. Tra l’altro, la presenza del Cas consentirà di usufruire di 180 mila euro che arriveranno in alcuni anni. I soldi aranno destinati al rifacimento del campo di calcetto e altri interventi di manutenzione nella vecchia scuola comunale per adibire aule per lo studio dei giovani migranti.
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