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Spagna. Pedro Sánchez critica le politiche migratorie italiane durante il dibattito alla Camera

Roma, 10 ottobre 2024 – Durante il dibattito sulla politica migratoria alla Camera dei Deputati in Spagna, il premier Pedro Sánchez ha espresso una forte critica alle recenti misure proposte dal governo italiano in materia di immigrazione, rivolgendosi direttamente ai deputati del Partito Popolare. Nel suo intervento, Sánchez ha messo in luce quella che considera una restrizione dei diritti fondamentali delle persone migranti, sollevando una questione di carattere umanitario.

Il premier ha descritto un caso emblematico di una donna migrante, originaria della Colombia o dell’Ecuador, alla quale è stata negata la richiesta d’asilo. Secondo le nuove politiche del governo italiano, la donna, già in una situazione di vulnerabilità, potrebbe essere privata del diritto di acquistare una SIM per il cellulare. Questo, ha sottolineato Sánchez, significherebbe togliere anche l’ultima possibilità di comunicare con la propria famiglia e informarla sulle difficoltà incontrate.

“Volete togliere a un’immigrata il diritto a parlare con la propria famiglia?” ha domandato Sánchez in maniera retorica, rivolgendosi agli esponenti del Partito Popolare. La sua critica ha evidenziato come tali misure possano rendere ancora più precaria la condizione di persone già marginalizzate, evidenziando l’importanza di garantire i diritti essenziali, anche nelle fasi di gestione e regolamentazione dell’immigrazione.

Sánchez ha quindi voluto porre l’accento sulle ripercussioni umane delle politiche restrittive, insistendo sul fatto che la dignità e il rispetto dei diritti umani devono essere sempre al centro delle decisioni politiche, anche nei confronti di chi non ha ottenuto lo status di rifugiato.

Il dibattito alla Camera si è acceso, con gli esponenti del Partito Popolare che difendono una linea più rigida sull’immigrazione, in contrasto con la visione più aperta e inclusiva promossa dal governo Sánchez. Questo scontro rappresenta un’ulteriore testimonianza della crescente tensione politica in Europa riguardo alle politiche migratorie e al modo di affrontare l’immigrazione in un contesto sempre più complesso e polarizzato.

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