Roma, 30 luglio 2018 – “L’Italia non può somigliare a un Far West dove un tale compra un fucile e spara dal balcone”. È il monito lanciato giovedì dal capo dello Stato Sergio Mattarella a un Paese che, nell’ultimo mese e mezzo, conta sette episodi denunciati di aggressioni con spari contro migranti. Un’escalation di violenza che riporta innanzitutto a quel 3 febbraio 2018, quando Luca Traini ha seminato il terrore per le strade di Macerata in un raid razzista che ha portato al ferimento di sei persone straniere: l’obiettivo del 28enne era vendicare la morte di Pamela Mastropietro, per il suo omicidio si trova in carcere l’uomo di origini nigeriane Innocent Oseghale. Ultimi in ordine di tempo gli episodi del 27 luglio a Caserta e nel Vicentino.
Spari contro migranti: sette episodi denunciati negli ultimi 45 giorni
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