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Sparò a 6 migranti: Cassazione condanna a dodici anni Luca Traini

Roma, 25 marzo 2021 – Finisce con una condanna definitiva a 12 anni di reclusione per strage aggravata dall’odio razziale la sparatoria che la mattina del tre febbraio 2018 per due ore tenne in scacco Macerata, lasciando feriti sei migranti, e poteva andare anche peggio. A terra in giro nelle vie del centro, anche 17 bossoli e molti frammenti di proiettile.

E’ stato respinto dalla Cassazione il ricorso della difesa del 31enne Luca Traini, l’autore del raid xenofobo, ora recluso nel carcere di Montaguto di Ancona. Fu arrestato dai carabinieri al termine del blitz sanguinario, condotto sparando dal finestrino della sua Alfa 147 nera, dopo aver fatto il saluto fascista davanti al monumento ai caduti di Piazza della Vittoria, avvolto nel tricolore.

Nella sua abitazione fu trovata anche una copia del ‘Mein Kampf’ e una bandiera nera con la croce celtica. Oltre a continuare a rimanere in carcere, Traini, originario di Tolentino, grosso centro del maceratese da dove quella mattina partì per Macerata armato di una pistola semiautomatica, ora dovrà anche risarcire le sue vittime e le parti civili.

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