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Sprangate e colpi di pistola contro i profughi, raid in centro di accoglienza

Quattro giovani italiani arrestati in provincia di Caserta, contestata anche l’aggravante del razzismo. “Spedizione punitiva” dopo il presunto furto di un cellulare

 

Roma – 16 novembre 2016 – Lesioni personali, violazione di domicilio, danneggiamento, esplosioni pericolose, porto illegale di arma, con l’aggravante della discriminazione razziale. 

Sono le accuse che pesano su quattro italiani tra i 20 e i 23 anni fermati da carabinieri a Vairano Paternora, in provincia di Caserta. Sarebbero i responsabili di un violento pestaggio ai danni di due profughi ospiti insieme ad altre diciotto persone del centro di accoglienza “Europa”, nel comune campano.

Secondo i primi riscontri, si è trattato di una sorta di “spedizione punitiva”, nata nella convinzione che le due vittime avessero rubato un telefono cellulare. I quattro aggressori hanno fatto irruzione armati di spranghe nel centro intorno alle 19 di ieri, hanno estratto una pistola esplodendo alcuni colpi sul pavimento, quindi hanno picchiato i due profughi. 

In un fossato vicino la casa di uno degli arrestati, durante le perquisizioni condotte dopo il raid daii carabinieri della Stazione Vairano Scalo e dal Nucleo operativo e Radiomobile della Compagnia di Capua, è stata trovata una pistola calibro 9×21 completa di caricatore con sette colpi, di proprietà di un cugino dell’indagato. I bossoli trovati nel cento di accoglienza hanno le stesso calibro. 

I due profughi sono stati soccorsi dal 118 e portati all’ospedale civile di Piedimonte Matese. Le prognosi sono di sette e venticinque giorni. 

 

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