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“State Trafficking”: un rapporto accusa l’UE e l’Italia di complicità nelle violazioni dei diritti umani contro i migranti

Roma, 29 gennaio 2025 – Un nuovo rapporto intitolato “State Trafficking” denuncia il coinvolgimento diretto delle autorità tunisine e libiche nell’espulsione e nella vendita di migranti, con il sostegno finanziario dell’Unione Europea e dell’Italia. Il documento, realizzato da un team di ricercatori internazionali con il supporto di Asgi, Border Forensic e On Border, è stato presentato al Parlamento europeo dall’europarlamentare di Left, Ilaria Salis.

“La Libia e la Tunisia collaborano per abusare e torturare i migranti, utilizzando fondi europei. L’Unione Europea e l’Italia hanno enormi responsabilità in queste violazioni continue dei diritti umani”, ha dichiarato Salis, sottolineando la gravità della situazione.

Anche l’eurodeputato Leoluca Orlando ha duramente criticato il sostegno europeo a regimi che operano attraverso violenze e soprusi. “Non è accettabile che l’Europa paghi dittatori e gruppi criminali per perpetrare questi abusi. Bisogna sospendere immediatamente i memorandum con Libia e Tunisia. Il Commissario UE per il Mediterraneo deve recarsi sul posto con il Parlamento europeo per verificare la realtà dei fatti. Non si può più ignorare questa tragedia”, ha affermato.

A queste denunce si aggiunge la voce di Cecilia Strada, eurodeputata indipendente eletta nella lista del Partito Democratico, che ha definito la situazione “una vergogna europea che deve finire subito”.

Il rapporto “State Trafficking” getta dunque un’ombra pesante sulle politiche migratorie europee e sulla loro gestione nei paesi del Nord Africa. La sua divulgazione solleva interrogativi urgenti sulle scelte dell’UE e sulla necessità di un cambiamento radicale nelle strategie adottate per il controllo delle frontiere e la tutela dei diritti umani.

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