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Stati Uniti. Allarme Onu: deportazioni di massa per bambini immigrati

L'Alto commissario per i diritti umani, Navi Pillay: Gli Usa sembrano voler intraprendere dei passi per deportare 57mila bambini senza genitori"

Roma, 1 agosto 2014 – Allarme dell'Onu sui progetti del governo americano di aumentare le espulsioni nei confronti dei bambini immigrati clandestinamente.

''Ci sono quasi 57 mila bambini senza genitori negli Stati Uniti. Sono molto preoccupata perche' gli Usa sembrano voler intraprendere dei passi per deportare la gran parte di questi bambini'', ha detto l'Alto commissario per i diritti umani, Navi Pillay.

E' stato lo stesso presidente Barack Obama ad annunciare all'inizio di questo mese un giro di vite nei confronti dei nuovi arrivati e per il rimpatrio delle persone gia' presenti sul territorio americano. Gran parte di questi bambini provengono da El Salvador, Guatemala e Honduras, paesi da dove i giovani fuggono a causa di poverta' e violenze. ''La deportazione puo' avvenire solo se la protezione della persona e' garantita nei posti dove viene rimandata'', ha aggiunto la Pillay. Se i minori sono da soli e non provengono da paesi confinanti come Messico e Canada, le autorita' americane devono provvedere ai loro bisogni e assegnarli entro 72 ore a delle strutture dove dovrebbero ricevere assistenza sanitaria e legale. Dopo 34 giorni in queste strutture vengono rilasciati e nell'85% dei casi affidati a un parente che gia' vive negli Usa. Ma all'inizio di questo mese erano circa 2.000 i bambini ancora chiusi nei centri di detenzione oltre il limite delle 72 ore.

Il governo ha comunicato al Congresso che ogni bambino costa fra i 250 e i 1.000 dollari al giorno per la sua assistenza.
 

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