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Stati Uniti: impronte delle 10 dita a chi entra nel Paese

Dovranno essere fornite anche da tutti i cittadini dei paesi Ue. Inanto il Senato potrebbe riconsiderare una legge per la legalizzazione di milioni di immigrati irregolari

BRUXELLES – Gli Stati Uniti si apprestano a rafforzare ulteriormente le già rigide misure di sicurezza attuate alle frontiere e agli stranieri che entrano nel paese verranno prelevate le impronte delle dieci dita.

E’ quanto ha anticipato da un funzionario americano a Bruxelles stando al quale nuovi scanner in grado di effettuare questo tipo di lettura saranno presto installati nell’aeroporto JFK di New York e in altri importanti scali come lo O’Hare di Chicago e il Dulles International di Washington.

Il nuovo sistema prenderà il posto di quello attualmente in funzione, che combina una foto con due impronte digitali. Anche alcune ambasciate, tra cui quella di Bruxelles, parteciperanno alla sperimentazione del nuovo metodo di controllo.
Le dieci impronte dovranno essere fornite da tutti i cittadini dei paesi Ue, che pure beneficiano di un regime speciale, e di altri paesi che necessitano di un visto per poter entrare negli Usa.

Sul fronte clandestini il Senato degli Stati Uniti ha deciso di prendere di nuovo un considerazione una proposta di legge che a suo tempo era stata accantonata e che potrebbe portare a legalizzare milioni di immigrati irregolari.
Il presidente George W. Bush prima del voto aveva detto che l’approvazione del provvedimento era "un’opportunità storica" per il Congresso.

Nonostante una strenua opposizione di una parte dei senatori repubblicani, la decisione è passata in Senato con una maggioranza di una manciata di voti, 64 a 35, quattro in più di quanti fossero necessari per la maggioranza qualificata di 60 voti resa necessaria dai regolamenti.Il blocco di parlamentari contrari al provvedimento ha già annunciato strenua battaglia per cercare di fermare la proposta di legge.

(27 giugno 2007)

s.c.

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