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Strage di Lampedusa. Una legge per la “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”

Il Comitato 3 ottobre ieri ha organizzato flash mob a Montecitorio, in diverse città d’Italia e d'Europa per sostenere la proposta. "Siamo un gruppo di persone comuni, abbiamo unito le nostre forze per non dimenticare"

Roma – 4 dicembre 2013 – Ieri in Piazza Montecitorio,  in contemporanea con altre città d’Italia e capitali d’Europa, si è svolto quasi nel totale silenzio il flash mob indetto dal Comitato 3 ottobre: candele accese e il pensiero rivolto alle vittime del Mediterraneo. Con una proposta: istituzionalizzare il 3 ottobre di ogni anno come la “Giornata delle Memoria e dell’Accoglienza” per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria alla ricerca della libertà, lavoro e dignità.

Il Comitato 3 ottobre è nato all’indomani della strage di Lampedusa. “Siamo un gruppo di persone comuni, ci siamo conosciuti mentre lavoravamo a Lampedusa e abbiamo deciso che era il momento di dire basta – ci racconta Tareke Brhane, uno dei promotori – non si possono dimenticare quelle immagini e abbiamo unito le nostre forze. Siamo un gruppo di lampedusani, siciliani, giornalisti, un ex comandante della guardia costiera e anch'io”.

Attraverso Change.org sono state raccolte 24 mila firme di sostegno all’appello del Comitato 3 Ottobre. Ieri nel corso del flash mob è stata letta la proposta di legge, già consegnata nei giorni scorsi  ai parlamentari. Tra i primi firmatari ci sono Paolo Beni, Khalid Chaouki ed Ermete Realacci.

"Istituzione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza” per ricordare tutti i migranti morti nel tentativo di fuggire da persecuzioni, dittature, guerre e miseria, nonché tutti gli uomini che per salvarli mettono a rischio la propria vita.

Art. 1. 1. La Repubblica italiana riconosce il giorno 3 ottobre, data della strage in mare, nel 2013, di 368 migranti eritrei nel naufragio in prossimità dell’isola di Lampedusa, la “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza”, per ricordare lo sterminio silenzioso e spesso invisibile che si consuma nel Canale di Sicilia e sulle rotte di terra percorse da popoli in fuga da persecuzioni, deportazione, prigionia, guerre e miseria, e tutti coloro che, anche a rischio della propria vita, salvano quella degli altri, offrono accoglienza e proteggono i migranti.

Art. 2. 1. In occasione della “Giornata della Memoria e dell’Accoglienza” di cui all’articolo 1, sono organizzate cerimonie, iniziative, incontri e momenti comuni di narrazione dei fatti e di riflessione, a Lampedusa in particolare e in tutte le scuole di ogni ordine e grado, per ricordare quanto accaduto e accade a chi è costretto a scappare dalla persecuzione per raggiungere l'Europa e la pace, a rischio della propria vita. Una memoria che riguarda il popolo italiano – oggi chiamato ad accogliere, ma che ieri emigrava in cerca di lavoro – e l'Europa intera, chiamata ai valori universali di Accoglienza. Memoria da conservare affinché eventi come quello del 3 ottobre 2013 non accadano mai più.

Samia Oursana
 

 

 

 

 

 

 

 Foto di: Giuseppe Chiantara

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