Roma, 29 maggio 2025 – Un’altra tragedia del mare scuote le coste delle Isole Canarie, dove il governatore Fernando Clavijo lancia un grido d’allarme dopo l’ennesimo naufragio costato la vita a bambini, donne e uomini in fuga dalla miseria. L’episodio si è verificato nelle acque antistanti La Restinga, sull’isola di El Hierro, quando un caicco con circa 180 persone a bordo si è ribaltato a pochi metri dal molo, mentre era in fase di rimorchio da parte di una motovedetta del Salvataggio marittimo.
Il bilancio provvisorio è straziante: otto morti, tra cui tre bambini, quattro donne e una ragazza di 16 anni. Ma il numero dei dispersi potrebbe essere molto più alto, poiché alcune persone erano intrappolate nella parte bassa dell’imbarcazione, impossibilitate a uscire al momento dell’affondamento.
Clavijo ha parlato con voce rotta dall’emozione:
“Stiamo vedendo il volto più duro dell’emigrazione, che colpisce bambini e bambine. Purtroppo il barcone si è ribaltato quando avevano già raggiunto il loro sogno.”
Di fronte a questa ennesima strage, il governatore ha chiesto una risposta forte e immediata dell’Unione Europea, definendo “grande” il senso di impotenza vissuto da chi, ogni giorno, assiste a questi drammi:
“Bisogna stare qui, vedere come i servizi di emergenza si portano via una bambina intubata su un’ambulanza per capire la dimensione reale dell’autentico dramma che si vive sulle coste delle Canarie.”
Clavijo ha voluto infine esprimere profonda gratitudine verso i soccorritori, il personale del Salvataggio marittimo, la polizia, la guardia civile, i volontari e la Croce Rossa: tutti impegnati, spesso oltre i propri limiti, nel tentativo di salvare vite.