Elvio Pasca
Lo ha deciso il governo inglese, in Italia non è così. Dite la vostra lasciando un commento
Londra – 4 febbario 2008 -Chi ha più di una moglie a carico ha diritto a più sussidi statali. È la conclusione alla quale è arrivato il governo inglese dopo un anno di discussioni sulle ricadute della poligamia sul welfare, secondo quanto si legge sul Sunday Telegraph.
In Gran Bretagna la poligamia è reato, ma per il ministero del Lavoro e delle Pensioni chi ha contratto più di un matrimonio in un Paese dove questa pratica è legale, può percepire assegni familiari, di disoccupazione o altre provvidenze tarate sulle esigenze della sua "famiglia allargata". Una scelta della quale potranno beneficiare sopratutto gli uomini musulmani con più di una moglie.
Anche in Italia il matrimonio è rigorosamente monogamico, ma proprio in base a quanto prevede la legge non sono previsti sussidi per seconde o terze mogli. L’inps, ad esempio, ha più volte ribadito che nel calcolo degli assegni per il nucleo familiare si deve tener conto di una sola moglie. E tra chi combatte la poligamia in Italia c’è Souad Sbai, presidente dell’Associazione donne marocchine in Italia (Acmid-Donna).
"Chiediamo agli imam e a tutte le persone di buona volontà – dice Sbai – di fare i nomi degli uomini poligami che contraggono davanti a loro – in segreto e contro la Costituzione italiana – seconde o terze nozze. Purtroppo – sottolinea – le associazioni italiane che si occupano di diritti umani non si rendono conto di quale inferno si trova a vivere la donna poligama in Italia per la completa solitudine in cui cade".
Voi che ne pensate? La scelta del governo inglese è giusta? Come, secondo voi, dovrebbe comportarsi l’Italia con chi pratica la poligamia?
