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Tajani: “Il Mediterraneo sia mare di scambi, non un cimitero di migranti”

Roma,15 luglio 2024 – Il Mediterraneo, crocevia di civiltà e culture, è purtroppo noto negli ultimi anni per essere diventato un tragico cimitero di migranti. Ma c’è chi vuole cambiare questa narrativa e restituire a questo mare la sua storica vocazione commerciale. Il ministro degli Esteri e vicepremier Antonio Tajani, durante un’intervista a Canale 5, ha espresso la sua visione e le speranze per il futuro del Mediterraneo, in vista della riunione dei ministri del Commercio del G7 che si terrà il 16 e 17 luglio a Villa San Giovanni e Reggio Calabria.

“Vogliamo che il Mediterraneo diventi anche un mare di commercio e non sia un cimitero di migranti come purtroppo accade in questi ultimi anni”, ha dichiarato Tajani, sottolineando la necessità di trasformare il mare nostrum in un hub di prosperità economica e cooperazione internazionale. Le parole del ministro non sono solo un auspicio, ma riflettono una precisa strategia di politica estera che mira a rafforzare i legami commerciali e diplomatici con altri Paesi, in un’ottica di sviluppo e crescita condivisa.

Non sarà un G7 tradizionale, isolato e chiuso, ma un summit aperto e inclusivo. Tajani ha infatti annunciato l’invito ai ministri del commercio internazionale di Vietnam, Nuova Zelanda, Australia e Brasile. Questa apertura verso nazioni non appartenenti al G7, ma anche al G20 e ai BRICS, rappresenta un segnale importante: l’Italia vuole dialogare con un ampio spettro di Paesi per promuovere uno sviluppo economico globale.

L’inclusione di questi Paesi emergenti e potenze regionali indica la volontà di costruire ponti piuttosto che muri, favorendo la cooperazione piuttosto che il conflitto. È una visione che cerca di affrontare le sfide globali, come il commercio internazionale e la gestione delle migrazioni, con una strategia multilaterale e collaborativa.

Il Mediterraneo, dunque, può e deve tornare a essere un mare di scambi e opportunità, dove la mobilità umana non sia sinonimo di tragedia, ma di sviluppo e crescita. La riunione del G7 a Villa San Giovanni e Reggio Calabria sarà un banco di prova per questa ambiziosa visione, e potrebbe segnare l’inizio di una nuova era per il commercio internazionale e la cooperazione nel Mediterraneo.

Antonio Tajani ha lanciato un messaggio chiaro: solo attraverso il dialogo e l’apertura potremo affrontare le sfide globali e trasformare il Mediterraneo in un mare di pace e prosperità.

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