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Tajani: “8 milioni di irregolari, Ue agisca unita”

"La sfida all’immigrazione clandestina non puo’ essere affidata solo ad alcuni Stati" Roma, 14 ottobre 2009 – All’interno dell’Unione europea vivono 18 milioni e mezzo di immigrati, il 3,8 per cento della popolazione, e ben otto milioni di irregolari.

Sono stime della Commissione europea riferite dal commissario ai Trasporti, Antonio Tajani, durante i lavori della prima conferenza dei prefetti in corso a Roma. Tajani ha messo l’accento sulla necessità che il problema dell’immigrazione sia affrontato a livello europeo: "L’Unione europea e’ consapevole che la sfida all’immigrazione clandestina non puo’ essere affidata solo ad alcuni Stati, come Italia, Spagna, Grecia, Francia e Malta, che rappresentano la frontiera meridionale. Non possono essere solo questi Paesi a farsi carico del problema".

"Ci vuole piu’ Europa – ha ribadito il vicepresidente della Commissione -. Tutti e 27 gli Stati devono sentirsi solidali in un’azione che deve durare negli anni e che comporti un impegno non solo delle forze dell’ordine e degli apparati giudiziari ma di tutta la politica". Riguardo all’immigrazione clandestina Tajani ha poi precisato i tre principi cardine dell’Unione europea: "Secondo alcune stime, nel territorio dell’Unione vivono otto milioni di immigrati irregolari, molti dei quali trovano lavoro soltanto nel sommerso.

Il contrasto del fenomeno si fonda su tre pilastri: rispetto del diritto d’asilo, contrasto alla clandestinita’, migliore coordinamento europeo per organizzare l’immigrazione regolare". Come esempio virtuoso, Tajani ha citato gli accordi stipulati dal governo italiano con la Libia, i quali rappresentano "un grande segnale a tutto il continente africano" soprattutto in quanto stretti tra due Paesi di cui uno fu colonia dell’altro.

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