Roma, 2 aprile 2024 – In una significativa riunione in Libia, si è svolta il 31 marzo scorso la Task Force Trilaterale, un’iniziativa congiunta dell’Unione Africana, dell’Unione Europea e delle Nazioni Unite, volta a migliorare l’approccio alle migrazioni nella regione. L’evento ha visto la partecipazione di vari ministri libici e importanti figure diplomatiche internazionali, tra cui l’Ambasciatore dell’UE Nicola Orlando, l’Ambasciatore della Repubblica Democratica del Congo Jules Mbilu Mbungu e la Coordinatrice Umanitaria del Gruppo ONU per lo Sviluppo Sostenibile, Georgette Gagnon.
In un tweet, l’Ambasciatore dell’UE, Nicola Orlando, ha delineato i principi fondamentali dell’approccio globale dell’UE alla migrazione, sottolineando l’importanza del sostegno allo sviluppo nei paesi di origine, la creazione di percorsi di migrazione legale, l’istituzione di partenariati per salvare vite umane in mare e nel deserto e la gestione delle frontiere in modo efficace e rispettoso dei diritti umani.
Uno degli elementi chiave emersi dalla riunione è stata la richiesta di alternative alla detenzione per i migranti, con particolare attenzione al rilascio di donne, bambini e persone vulnerabili. Si è sottolineata l’importanza di facilitare l’istituzione di procedimenti legali per migranti e rifugiati in detenzione, oltre a garantire pieno accesso ai centri di detenzione per le agenzie delle Nazioni Unite e gli attori umanitari.
L’impegno del governo libico nella lotta al traffico di esseri umani è stato accolto con sostegno, insieme all’obiettivo di migliorare l’organizzazione della forza lavoro dei migranti.
Per gli organizzatori della task force l’incontro ha rappresentato un passo significativo verso la creazione di un approccio più umano, efficace e sostenibile alle migrazioni, mettendo in evidenza la necessità di cooperazione internazionale e partenariati multilaterali per affrontare una delle sfide più complesse dei nostri tempi.