Roma, 10 settembre 2024 – La Commissione Europea ha condannato con fermezza le dichiarazioni delle autorità ungheresi, che hanno minacciato di inviare migranti a Bruxelles a bordo di autobus. Una portavoce dell’esecutivo europeo ha definito tale azione “inaccettabile”, sottolineando che, se realizzata, violerebbe le leggi europee e minerebbe la fiducia reciproca e la sicurezza dell’area Schengen.
“La Commissione è in contatto con Budapest per assicurarsi che queste azioni non abbiano luogo e siamo pronti a utilizzare tutti i nostri poteri per garantire il rispetto dei trattati”, ha aggiunto la portavoce. Questo segnale di forte preoccupazione riflette il delicato equilibrio tra la gestione delle migrazioni e il rispetto delle normative comuni tra i Paesi membri dell’Unione Europea.
Parallelamente, la Commissione ha confermato di aver ricevuto la notifica da parte della Germania riguardante l’estensione dei controlli alle frontiere interne a partire dal 16 settembre per un periodo di sei mesi. Berlino ha motivato la decisione richiamandosi al regolamento di Schengen, che permette agli Stati membri di reintrodurre controlli alle frontiere in caso di “gravi minacce per la sicurezza interna”. Tuttavia, l’esecutivo europeo ha precisato che tali misure devono rimanere “necessarie e proporzionate”, e ha ribadito che i controlli alle frontiere dovrebbero essere considerati un’eccezione, non la regola.
Bruxelles ha dichiarato di essere in costante contatto con le autorità tedesche e con i Paesi confinanti con la Germania per valutare l’impatto di queste misure. Questo sviluppo riflette un crescente allarme in alcuni Stati membri circa le sfide poste dalla gestione dei flussi migratori, con il rischio di alimentare tensioni e divergenze interne all’Unione Europea.
La Commissione Europea, nel suo ruolo di custode dei trattati, si trova quindi ad affrontare un difficile compito di mediazione tra gli Stati membri, cercando di trovare un equilibrio tra la necessità di mantenere la sicurezza interna e quella di preservare la libera circolazione all’interno dell’area Schengen.