Roma, 18 settembre 2020 – Più lungo il periodo di prova, aumentano le retribuzioni ma diminuiscono i contributi di assistenza contrattuale per le famiglie che hanno bisogno della badante notturna. Sono queste alcune delle principali novità contenute nel nuovo Ccnl del lavoro domestico che, insieme alla Federazione italiana Fidaldo, l’Assindatcolf ha firmato lo scorso 8 settembre insieme a tutte le parti sociali rappresentative del comparto. Lo scrive nel suo blog sull’Huff Post Teresa Benvenuto, Segretario nazionale Assindatcolf (Associazione Nazionale dei Datori di Lavoro Domestico).
“Le novità, che entreranno in vigore dal 1° ottobre – spiega la Benvenuto – garantiscono da una parte più diritti agli 850 mila addetti del comparto regolarmente assunti e, dall’altro, maggiori vantaggi alle famiglie datrici (oltre 2 milioni) e in particolare a quelle che ogni giorno devono confrontarsi con la non autosufficienza grave e la disabilità. Ben consapevoli del sacrificio, anche economico, a cui sono costrette centinaia di migliaia di persone che devono ‘combattere’ con la non autosufficienza, abbiamo voluto che il Ccnl prevedesse dei vantaggi per chi, oltre alla badante diurna, ha bisogno di quella notturna per coprire le 24 ore giornaliere. Dal prossimo ottobre i contributi di assistenza contrattuale per le ‘discontinue prestazioni notturne’ (art. 10) e per le ‘prestazioni esclusivamente di attesa’ (art.11) saranno versati su un orario convenzionale concordato tra le parti di 8 ore giornaliere nel primo caso, con un risparmio per le famiglie di 24 ore alla settimana e di 5 ore nel secondo, con una riduzione settimanale di 36 ore”.
“Sul fronte lavoratori – prosegue il segretario – dal prossimo 1 gennaio 2021 i domestici avranno diritto a ricevere un aumento in busta paga che gli consentirà di recuperare il potere di acquisto perso dal 2016 ad oggi. Il valore medio, calcolato sulla badante per persone autosufficienti convivente, sarà di 12 euro lordi al mese per 13 mensilità, con analoghi rincari previsti per tutte le altre figure contrattuali, le nuove ‘assistenti familiari’ poiché il Ccnl abolisce le vecchie diciture di colf, badanti e baby sitter.
E ancora, le badanti conviventi che assistono due o più anziani nella stessa casa avranno diritto ad avere 100 euro lordi in più al mese in busta paga”.
“Diverso il ragionamento per baby sitter – prosegue la Benvenuto: nel passato esistevano due diversi livelli di inquadramento definiti sulla base dell’età del bambino che, ovviamente, prevedevano una retribuzione maggiore nel caso in cui questi non fossero autosufficienti. Il nuovo Ccnl semplifica l’assunzione prevedendo un unico inquadramento, il Bs, con una retribuzione valida per chi assiste bambini autosufficienti”.