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TERRORISMO: MARONI, SPESSO E’ LEGATO A IMMIGRAZIONE CLANDESTINA =

      ‘MASSIMO LIVELLO DI ATTENZIONE SUL FENOMENO’

     Roma, 14 mag. – (Adnkronos) – Il fatto che i due estremisti
arrestati nei giorni scorsi a Bari per associazione a delinquere
finalizzata al terrorismo internazionale fossero gia’ detenuti per
favoreggiamento all’ingresso irregolare di cittadini extracomunitari
”testimonia quanto sia giusta l’azione che il governo sta perseguendo
per combattere alla radice il fenomeno terroristico anche attraverso
il contrasto all’immigrazione clandestina. Sono due temi che spesso si
legano”. E’ quanto ha sottolineato il ministro dell’Interno Roberto
Maroni, intervenuto al question time alla Camera.

      La vicenda dei due cittadini francesi, colpiti da ordinanza di
custodia cautelare in carcere perche’ trasportavano nel loro camper
dei clandestini, ”con lo svolgimento delle indagini si e’ rivelata
molto piu’ grave perche’ riguarda fenomeni collegabili al terrorismo
internazionale. Ma proprio il fatto che siano stati presi -ha rilevato
Maroni- testimonia il livello massimo di attenzione dei nostri
apparati di sicurezza nei confronti sia del contrasto
dell’immigrazione clandestina sia, in questo caso del terrorismo
internazionale di matrice islamica”.

      ”Nell ddl approvato poche ore fa alla Camera ci sono importanti
disposizioni per combattere il fenomeno terroristico, per esempio
attraverso lo scioglimento coatto delle organizzazioni e associazioni
che favoriscono l’attivita’ terroristica e la confisca dei loro beni.
E’ uno strumento nuovo, che avremo a disposizione -ha aggiunto- non
appena il ddl sara’ approvato definitivamente”. 

”Sono state inoltre introdotte -ha proseguito
Maroni- specifiche disposizioni finalizzate ad un attento controllo
dei trasferimenti di fondi, il money transfer. Ci siamo accorti che
questi fondi raccolti in Italia spesso vanno a finanziare reti
terroristiche in giro per il mondo. Nel ddl c’e’ un controllo piu’
accurato sulle agenzie che trasferiscono questi fondi”.

      ”La gravita’ dei particolari emersi dall’indagine che ha
condotto all’arresto dei due imam dimostra la necessita’ di rafforzare
ulteriormente la cooperazione internazionale, soprattutto ampliando lo
scambio di informazioni e dei metodi operativi con particolare
riguardo alla valuitazione del rischio di possibili attentati. Su
questo -ha rilevato il responsabile del Viminale- c’e’ ancora molto da
fare ma la polizia i servizi di sicurezza italiani sono certamente
all’avanguardia”.

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