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Terroristi tra gli immigrati? Alfano: “Nessuna traccia di infiltrazioni”

Il ministro dell'Interno "Nessuno può eslcuderlo, ci lavorano 007 e procure, ma finora non abbiamo niente". Slittano ancora le nuove norme

Roma – 23 gennaio 2015 – "Ripeto quello che ho sempre detto e che non è smentibile, e cioè che nessuno può escludere infiltrazioni tra gli immigrati, ma che non ci sono tracce, sino a questo momento, di infiltrazioni".

Così oggi il ministro dell'Interno Angelino Alfano, intervenuto alla "Giornata in memoria della Shoah" presso la scuola dell'amministrazione dell'Interno, a Roma. “Su questo fronte – ha sottolineato – lavorano i nostri esperti dell'Intelligence e anche le Procure”.

Alfano vuole insomma ridimensionare gli allarmi cavalcati in questi giorni da leghisti & co e rinfocolati ieri dalle parole del ministro degli Esteri Gentiloni. Questo aveva parlato in realtà solo della possibilità di infiltrazioni, chiedendo comunque di non fare confusione tra i terroristi e i disperati che arrivano in Italia sui barconi.

Intanto, slitta ancora il varo delle tanto annunciate nuove norme per contrastare il terrorismo e i cosiddetti foreign fighters, che potrebbero avere diverse applicazioni anche sul fronte dell'immigrazione.

Erano all'ordine del giorno del consiglio dei ministri di martedì scorso, ma sono state rimandate a quello di ieri che poi è stato a sua volta rinviato a mercoledì prossimo. A quanto le diverse anime del governo non hanno ancora trovato un accordo.

 

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