Da privati e patronati un bilancio complessivamente positivo sugli invii di oggi. Il problema sono i 170mila ingressi autorizzati a fronte delle 655mila domande già presentate
ROMA – Sono oltre 100mila le domande di assunzione o di conversione dei permessi di soggiorno inviate stamattina da datori di lavoro e cittadini stranieri. Come nei giorni scorsi, tutte le quote in palio sono andate velocemente esaurite.
Il sistema, probabilmente anche a causa del minor numero di domande, ha retto decisamente meglio rispetto al primo clic day, come confermano le tante segnalazioni dei lettori che hanno collezionato tempi molto vicini alle 8.00.00. Nei primi trenta minuti della corsa di oggi i server del Viminale avevano del resto già ricevuto con successo quasi 50mila domande.
Le segnalazioni negative, più che i tempi di attesa, riguardano i messaggi di errore del tipo "il modulo è già stato inviato" seguiti dalla sparizione della domanda dal software per l’invio. Bisogna però tener presente che in molti casi analoghi, descritti dai lettori in occasione degli invii del 15 e del 18 dicembre, dopo qualche ora è arrivata comunque la ricevuta con la conferma che l’operazione si era conclusa con successo.
"Complessivamente positivo", dopo le "criticità iniziali", il bilancio sulla nuova procedura tracciato da Giancarlo Panero, presidente dell’ Inas-Cisl. Il patronato conferma però "l’esigenza di un opportuno provvedimento da parte del ministero per garantire i diritti di quanti, certo non per loro colpa, sono incappati nelle anomalie dei primi momenti di avvio della procedura".
Anche per il Sei -Ugl il terzo clic day si è svolto "senza troppi disagi", ma è necessario un incontro tra Viminale, sindacati e associazioni per "verificare insieme eventuali miglioramenti". "Chiediamo al governo un nuovo decreto flussi: questi tre giorni hanno dimostrato come la richiesta di manodopera straniera sia molto più elevata di quel che si credeva e per evitare di alimentare lavoro sommerso è necessario elevare il tetto per le assunzioni e le regolarizzazioni" aggiunge Luciano Lagamba, responsabile nazionale sindacato.
I dati che arrivano dal Viminale fotografano fedelmente la distanza tra quote programmate e richieste di famiglie e imprese. Fino a oggi sono state presentate circa 655mila domande, a fronte di 170mila ingressi autorizzati dal decreto flussi, è quasi 4 a 1.
Nel dettaglio, per i lavoratori di Paesi con quote riservate, sono arrivate circa 404mila domande di assunzione per 47mila ingressi in palio, per le colf e le badanti di tutte le altre nazionalità più di 143mila domande per 65mila ingressi, infine tutti gli altri lavoratori e le conversioni hanno già collezionato 107mila domande per 56mila posti. E va considerato che si potranno presentare domande fino alla fine di maggio.
(21 dicembre 2007)
Elvio Pasca