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Tettamanzi: “Tutti i popoli costituiscono una sola comunità”

"Gli immigrati hanno il dovere di integrarsi nel Paese di accoglienza" Milano, 7 gennaio 2010 – Un invito agli immigrati che vivono in Italia a "condurre una vita normale, perche’ pienamente parte di una sola famiglia umana". Una famiglia unita i cui componenti sono capaci di camminare insieme.

Si è rivolto cosi’ ai fedeli, l’Arcivescovo di Milano, cardinale Dionigi Tettamanzi, nell’omelia della ‘Festa dei Popoli’, messa con i migranti celebrata per l’Epifania nel Duomo di Milano.

”Anche per voi migranti – ha detto – viene il momento della vita ‘normale’: ormai tante famiglie immigrate qui da noi sono nelle condizioni di iniziare e continuare un cammino ‘normale’ dentro questo ‘nostro’ Paese – l’Italia -, che diventa sempre di piu’ anche il ‘vostro’. Ma con quali strumenti e con quali aiuti da parte nostra? E insieme da parte delle famiglie di migranti? A tutti noi e’ chiesta tanta intelligenza e tanto coraggio di fronte al fenomeno delle migrazioni, per affrontare – senza rimandi piu’ o meno egoisticamente interessati e pretestuosi – ‘il problema dei problemi’, quello cioe’ dei percorsi di integrazione”.

Richiamando le parole del Pontefice, ”Tutti i popoli costituiscono una sola comunita’. Tutti, dunque, fanno parte di una sola famiglia umana, migranti e popolazioni locali che li accolgono, e tutti hanno lo stesso diritto ad usufruire dei beni della terra, la cui destinazione e’ universale, come insegna la dottrina sociale della Chiesa. Qui trovano fondamento la solidarieta’ e la condivisione”,

Tettamanzi ha sottolineato che ”c’e’ anche un diritto ad emigrare e la Chiesa lo riconosce ad ogni uomo, nel duplice aspetto di possibilita’ di uscire dal proprio Paese e possibilita’ di entrare in un altro alla ricerca di migliori condizioni di vita”. ”Al tempo stesso – ha aggiunto – gli Stati hanno il diritto di regolare i flussi migratori e di difendere le proprie frontiere, sempre assicurando il rispetto dovuto alla dignita’ di ciascuna persona umana. Gli immigrati, inoltre, hanno il dovere di integrarsi nel Paese di accoglienza, rispettandone le leggi e l’identita’ nazionale”.

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