Genova, 1 giugno 2017 – Polemiche a non finire sul governatore della Liguria e consigliere politico di Forza Italia, Giovanni Toti, per la risposta data sulla sua pagina Facebook ad un commento razzista di un cittadino. “Ma quando le rimpatriamo quelle bestie straniere?”, aveva chiesto l’utente al governatore sulla sua bacheca ufficiale. “Appena andiamo al governo”, la replica di Toti.
A sollevare il caso è stata la capogruppo del Pd in consiglio regionale, Raffaella Paita. “Che la mutazione lepenista e salvinista di Toti fosse già a buon punto – ha affermato Paita in una nota – lo sapevamo da tempo ma non immaginavamo che il governatore ligure fosse arrivato a questi livelli di indecenza. Non ci sono altre parole infatti – ha aggiunto – per descrivere questo dialogo apparso il 29 maggio scorso sulla pagina Facebook ufficiale del presidente della Regione Liguria”. “Uno scambio di battute da pelle d’oca – ha sottolineato la capogruppo del Pd – che dimostra come le dita spesso siano più veloci del cervello e tradiscano la vera natura di chi scrive”.
“La volontà di fare polemica ad ogni costo – ha risposto il governatore della Liguria dopo aver rimosso il commento incriminato – annebbia la lucidità di qualcuno. Io – ha spiegato – non ho mai usato espressioni come ‘bestie’ riferite in generale agli stranieri, né l’ho fatto in questo caso. Nel rispondere mi sono riferito a persone responsabili di reati particolarmente gravi. Il senso – ha concluso il consigliere politico di Forza Italia – era chiarire che, in ogni caso, le competenze in materia sono governative e non regionali”.