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Touadì (Pd): “In Italia il diritto d’asilo è morto”

"Respingimenti sono fuori dalla Costituzione" Roma, 21 giugno 2010 – "Il diritto d’asilo e’ morto in Italia sacrificato sull’altare delle politiche della sicurezza ispirate dalla Lega Nord e dal sodalizio politico-affaristico di Berlusconi con il leader libico Gheddafi".

Lo dichiara il deputato del Pd, Jean Leonard Touadi, per il quale, "la sciagurata pratica dei respingimenti di massa rappresenta non soltanto una grave violazione della legalita’ internazionale stigmatizzata da tutti gli organismi internazionali, ma pone il nostro Paese fuori dal dettato costituzionale e dalla tradizione di accoglienza del nostro Paese".

Inoltre, continua Touadi, "con il Trattato di amicizia firmato con la Libia il governo ha deciso di consegnare nelle mani di un Stato totalitario il destino di migliaia di persone i cui diritti fondamentali sono quotidianamente violati, come accuratamente documentato da tutti gli organismi internazionali. Stupri, detenzioni in condizioni disumane, tortura e rimpatri forzati eseguiti in pieno deserto senza assistenza stanno trasformando il territorio libico in una Guantanamo personale di colui che si fregia del titolo di ‘re dell’Africa’".

Per il parlamentare del Pd, "nella Giornata dei rifugiati, non possiamo ne’ dobbiamo accontentarci di parole di circostanza che lasciano il tempo che trovano. Il nostro Paese deve ripristinare al piu’ presto il diritto d’asilo consentendo agli aventi diritto la possibilita’ di richiedere l’asilo applicando alla lettera l’articolo 33 della Convenzione di Ginevra che afferma senza ambiguita’ il principio vincolante di nonrespingimento".

"Chiediamo un’indagine accurata e non di circostanza del Parlamento italiano sulla sorte di migliaia di persone migranti presenti sul territorio libico -prosegue- chiediamo la riapertura immediata degli uffici dell’Unhcr a Tripoli; infine la possibilita’ di sospendere il Trattato di amicizia con la Libia se il regime di Gheddafi continua ad ignorare gli elementari doveri umanitari nei confronti delle persone migranti. La Lega -conclude- si vanta nei sui manifesti di aver ‘fermato l’invasione’. In realta’ bisogna ribadire che meno del 10% dell’immigrazione irregolare arriva via mare, e quindi la politica dei respingimenti colpisce quei pochi che hanno titolo a chiedere l’asilo nel nostro Paese".

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