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Tre giorni di festa ad Ancona per celebrare la Giornata mondiale del rifugiato

Roma, 18 giugno 2025 – Ancona si prepara a celebrare la Giornata mondiale del rifugiato con un evento che durerà tre giorni, dal 19 al 21 giugno. L’iniziativa, promossa dal progetto Sistema accoglienza integrazione (Sai) “Ancona città d’asilo”, avrà luogo tra il Teatro delle Muse e il quartiere Archi di Ancona, coinvolgendo cittadini e rifugiati in una serie di attività culturali e di sensibilizzazione.

L’obiettivo di questa manifestazione è di presentare alla comunità anconetana un’immagine concreta del lavoro quotidiano svolto da operatori, associazioni e famiglie nell’ambito dell’accoglienza e dell’integrazione. Il programma prevede una serie di mostre, incontri, spettacoli e dibattiti che mirano a promuovere l’integrazione e l’autonomia dei rifugiati, un passo fondamentale per favorire una convivenza armoniosa e rispettosa dei diritti di tutti.

Si comincia domani pomeriggio alle 18, con l’incontro nella Sala Clio delle Muse, dove l’associazione Anolf presenterà il libro “Con loro come loro”. Un’opportunità per conoscere più a fondo le storie dei rifugiati e per riflettere sul valore dell’accoglienza e sull’importanza di lavorare insieme per una società inclusiva.

Questa iniziativa sottolinea l’importanza di garantire dignità ai rifugiati, trovando al contempo un giusto equilibrio con la società ospitante. Un modo per costruire ponti di dialogo e solidarietà tra le diverse culture, creando così un tessuto sociale più coeso e ricco di diversità.

Il programma non si limita a eventi culturali, ma include anche momenti di riflessione sulla gestione dell’accoglienza, sugli strumenti necessari per un’integrazione effettiva e sul sostegno alla autonomia dei beneficiari, creando un modello che può essere replicato in altre città italiane. Durante i tre giorni, il focus sarà non solo sul diritto d’asilo, ma anche sulle strategie di inclusione, stimolando un confronto diretto con la cittadinanza.

La manifestazione sarà un’importante occasione per riflettere sul lavoro di protezione e tutela che ogni giorno viene svolto per i rifugiati e per promuovere una cultura dell’accoglienza che non lasci nessuno indietro. Il tutto, con la speranza che questi tre giorni di eventi possano contribuire a un cambiamento duraturo nella percezione e nella realtà dell’accoglienza e dell’integrazione in Italia.

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