Il 26 ottobre 2020 in Ucraina si sono tenute le elezioni dei sindaci e dei membri dei consigli comunali che hanno visto fra i candidati anche giovani con un feedback da immigrati in Italia.
Roma, 29 ottobre 2020 – La multiculturalità è uno degli elementi fondamentali per costruire lo sviluppo di ogni società moderna.
I tre giovani Markiyan Yurynets, Mykhaylo Vovchyk e Uliana Kuzyk dopo aver vissuto in Italia, sono tornati in patria per essere attori del cambiamento politico e culturale del paese per favorire la crescita, l’occupazione, l’equità e l’inclusione sociale in Ucraina.
Markiyan Yurynets ha un passato di vita a Modena e studi presso l’Università di Bologna; è un attivista, esperto di tecnologia digitale e di digital marketing. In Ucraina ha partecipato a numerosi progetti finalizzati a combattere la corruzione e a costruire una società più giusta. Alle elezioni si è candidato per un posto al consiglio regionale di Leopoli.
Uliana Kuzyk ha vissuto 17 anni a Napoli, e dopo la Rivoluzione della Dignità a Kiev e l’inizio della guerra a Donbass, si è occupata del sostegno dei bisognosi e dei veterani di guerra. La sua principale attività è legata a progetti umanitari. Si è candidata al consiglio regionale di Leopoli.
Mykhaylo Vovchyk ha passato la sua infanzia a Roma. È un giovane imprenditore nel settore It e in quello della logistica con l’uso di nuove tecnologie. Opera principalmente nei progetti di collaborazione internazionale. Si è candidato come sindaco della città di Turka, nella provincia di Leopoli.
Con questa prima esperienza politica i candidati non hanno raggiunto i risultati desiderati, ma hanno acquisito una preziosa visione del mondo politico che li aiuterà nel futuro.
Il fatto che questi giovani, che hanno una diretta conoscenza dei principi di vita di una società democratica e liberale, che non tollerano la corruzione e l’ingiustizia sociale partecipino alla politica del proprio paese è già positivo in sè.
L’Ucraina ha bisogno di persone come loro per promuovere i valori europei comuni, incentivare l’integrazione sociale, favorire la comprensione interculturale e il senso di appartenenza ad una comunità.
Marianna Soronevych