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Trenitalia e il modulo per schedare i rom

I capitreno avrebbero dovuto registrare quelli che salivano sulla Roma –Avezzano. Fast: "Intento discriminatorio”

Roma – 6 maggio 2010 – “Indicare eventuali viaggiatori di etnia rom”. È quanto si legge in un modulo stampato da Trenitalia che i capitreno della linea Roma Tiburtina-Avezzano avrebbero dovuto compilare alla fermata di Salone, dove si trova un grande campo nomadi.

Quel modulo, precisano oggi su Repubblica le Ferrovie dello stato, non è “mai stato attivato”, ma intanto la Federazione autonoma dei sindacati dei trasporti (Fast) denuncia la discriminazione. E in una lettera al ministro delle Pari Opportunità chiede un intervento contro questa schedatura etnica dei passeggeri.

Diverso sarebbe stato segnalare chi sale sul treno senza biglietto. Ma “nella richiesta ai capitreno di indicare i viaggiatori di ‘etnia rom’ meramente in quanto tali  e senza alcun’altra motivazione.. è difficile non riscontrare  un evidente intento discriminatorio” scrive il segretario nazionale della Fast, Pietro Serbassi.

“Il viaggiatore di “etnia Rom” va segnalato anche se è regolarmente in possesso del biglietto? E se un altro viaggiatore, non di “etnia Rom”, fosse privo del titolo di viaggio, va segnalato? E ancora, come fa il personale a stabilire che il cliente in questione sia inequivocabilmente di “etnia Rom”? Verranno fatti degli appositi corsi nei quali si indicheranno le caratteristiche, anche somatiche, delle persone di “etnia Rom”, secondo canoni di Lombrosiana memoria?” chiede ancora il sindacato.

Le Ferrovie dello Stato si giustificano accampando le “ragioni di sicurezza” che nel 2002 hanno portato anche alla chiusura della fermata di Salone, riaperta solo il mese scorso. Ma a leggere quel modulo sembrerebbe che basta la presenza di un viaggiatore rom per mettere a rischio la sicurezza degli altri passeggeri.

Ecco il modulo

Elvio Pasca

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