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Treviso. Parte raccolta differenziata in 12 lingue

"Anch’io faccio la differenza!", un progetto che mira a coinvolgere gli immigrati favorendo l’integrazione e offrendo opportunità lavorative

Treviso – 27 giugno 2009 – Una raccolta differenziata dei rifiuti accessibile a tutti, anche agli extracomunitari di diverse lingue ed etnie. Parte con questo obiettivo nei 35 Comuni della Provincia di Treviso la campagna di Savno, i Servizi Ambientali Veneto Nord Orientale, che lancia, per primo in Italia, il progetto pilota "Anch’io faccio la differenza!", campagna informativa dedicata ai cittadini extracomunitari. L’azienda ha infatti ideato una inedita campagna informativa rivolta alle diverse etnie presenti sul territorio, con varie attività, prima fra tutte la realizzazione di un manuale in 12 lingue sulla raccolta differenziata. Il progetto prende il via mercoledì prossimo, 1 luglio, ed è stato presentato da Riccardo Szumski, Presidente di Savno, insieme a Thiam Massamba, Presidente dell’Associazione culturale italiani e stranieri (Acis) e mediatore culturale e Debora Basei del Progetto Riciclati.

Ma non è tutto. Per coinvolgere i cittadini e spiegare in maniera divertente come differenziare, sottolinea Savno, è stato ideato anche il progetto ‘Se fai bene ti premio, se fai male ti insegno’, che si concluderà con l’assegnazione di tanti premi di eco-design, al 100% riciclati. "La raccolta differenziata – ha detto Szumski – è un impegno da portare avanti tutti insieme per rendere il nostro stile di vita più compatibile con l’ambiente in cui viviamo, per crescere bene i nostri figli. È segno di civiltà e di rispetto per il territorio, ma anche per il prossimo. Ci auguriamo pertanto che questa iniziativa abbia il più ampio consenso e diffusione possibile tra gli immigrati così da poter assicurare una più profonda e reciproca collaborazione con i cittadini italiani nella pratica attiva della raccolta differenziata".

"Il problema dei rifiuti e della loro corretta differenziazione – sottolinea Savno – diventa sempre più pressante soprattutto dove la densità abitativa, la diversità di etnie e il continuo turnover sono molto elevati. Ci sono 30mila utenti stranieri domiciliati nei territori di competenza di Savno, circa 11mila famiglie residenti e 4500 minori in età scolare". Il progetto "Anch’io faccio la differenza!" mira così ad aggirare, come primo obiettivo, l’ostacolo della lingua, per raggiungere i cittadini da poco insediati in Italia e le categorie che, per età o ragioni culturali, più lentamente riescono a dominare l’italiano. Ma non è solo a favore dell’ambiente. Il programma, infatti, ha assicurato Savno, "prevede opportunità lavorative per gli stranieri e per le persone che hanno avuto difficoltà e favorisce l’integrazione degli immigrati e delle loro comunità di provenienza attraverso un percorso di responsabilizzazione e sensibilizzazione".

L’intera campagna ha come caratteristica principale quella di rendere il cittadino extracomunitario protagonista. La scelta di utilizzare dei volti di stranieri, hanno spiegato i promotori del progetto, "ha lo scopo di agevolare l’identificazione delle persone al messaggio veicolato". E così sui manifesti realizzati per la campagna troviamo i volti di 12 persone che, nella loro lingua di origine, con traduzione in italiano, comunicano lo slogan e lo scopo della campagna: "Anch’io faccio al differenza!". Il manuale contiene una descrizione dettagliata di tutte le tipologie di rifiuto, corredata da foto e disegni, e prevede accanto ai testi in lingua straniera la traduzione in italiano per incentivare l’integrazione degli immigrati il più possibile. Il manuale, inoltre, è completato da schede contenenti tutte le caratteristiche e le istruzioni sul servizio di raccolta rifiuti di ciascun Comune.

Per ottimizzare il risultato anche la distribuzione terrà conto del target di riferimento. Lontani da un "volantinaggio a pioggia", i supporti saranno veicolati attraverso "agenzie accreditate" agli occhi degli utenti, tutte quelle strutture cui abitualmente si rivolgono, come l’Informagiovani, il Consultorio, la Caritas, lo Sportello Stranieri, la Questura, gli uffici postali, le Agenzie di lavoro interinale, i Phone Centers, le Union Banks o le Associazioni Culturali.

Il progetto "Se fai bene ti premio, se fai male ti insegno" rappresenta la seconda fase della campagna informativa e consiste nel trasformare 5 cittadini di origine straniera, opportunamente formati, in vigili ecologici con il compito di consegnare materiale informativo a chi fa una cattiva raccolta differenziata e premiare i comportamenti corretti. Gli eco-vigili – scelti anche in base alla conoscenza di più lingue – rappresentano le etnie più diffuse sul territorio: Cinese, Bengalese, Ucraina e Russa, Albanese Cossovara e Macedone, Africa Nera e India. Avranno il compito, ogni settimana per 4 mesi, di "controllare" zone a rischio, ovvero isole ecologiche dove si è appurato che si verificano conferimenti sbagliati o luoghi dove è frequente l’abbandono di rifiuti, informando le persone che hanno comportamenti non conformi e premiando invece chi differenzia in maniera corretta.

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