Menu

Il portale dell'immigrazione e degli immigrati in Italia

in

Trump: i migranti saranno sorvegliati da un “sistema operativo” sviluppato da Palantir

Roma, 5 maggio 2025 – L’amministrazione Trump ha compiuto un nuovo passo nella digitalizzazione del controllo migratorio. L’agenzia statunitense Immigration and Customs Enforcement (ICE) ha affidato un contratto da 30 milioni di dollari alla controversa società di big data Palantir, fondata da Peter Thiel, per sviluppare un nuovo “sistema operativo del ciclo di vita dell’immigrazione”, noto come ImmigrationOs. Questo strumento, secondo il Dipartimento della Sicurezza nazionale, garantirà “visibilità quasi in tempo reale” sui migranti irregolari che scelgono di auto-espellersi dagli Stati Uniti.

Un sistema di tracciamento e selezione

Il nuovo sistema, da consegnare in prototipo entro il 25 settembre 2025, dovrà monitorare i rimpatri volontari, identificare gli overstayers (coloro che rimangono oltre la durata del visto) e supportare la logistica delle espulsioni prioritarie – che comprendono criminali violenti, membri di gang come MS-13 o il Tren de Aragua, e soggetti a rischio.

Tre sono le funzioni principali del sistema:

  1. Targeting and enforcement prioritization: identificazione e cattura dei soggetti da espellere.
  2. Tracciamento delle auto-espulsioni: visione in tempo reale delle partenze volontarie.
  3. Immigration Lifecycle Process: snellimento dell’intero processo di identificazione ed espulsione.

Palantir si conferma così l’unica azienda – secondo l’Ice – in grado di offrire tempistiche rapide, grazie alla conoscenza istituzionale maturata dal 2011 con l’agenzia.

Una sorveglianza totale?

Wired US rivela che i sistemi Palantir possono già filtrare persone in base a centinaia di criteri: origine, modalità di ingresso, status attuale, colore di occhi e capelli, cicatrici, tatuaggi, fino ai dati delle targhe automobilistiche. Un apparato di sorveglianza altamente capillare che solleva preoccupazioni etiche e legali.

Un contesto di repressione crescente

Questo progetto si inserisce in un contesto più ampio di inasprimento delle politiche migratorie sotto Trump. Negli ultimi mesi, oltre mezzo milione di migranti provenienti da Cuba, Haiti, Nicaragua e Venezuela si sono visti revocare i permessi temporanei e invitati a lasciare il Paese. Alcuni hanno persino ricevuto comunicazioni da parte del governo che li dichiaravano “morti” nei registri della Social Security, una mossa volta a cancellarli burocraticamente.

Il contratto con Palantir si aggiunge a uno già esistente da 17 milioni, ampliato più volte, e fa parte di una strategia che mira a digitalizzare l’intera macchina delle espulsioni, sotto l’ombrello della sicurezza nazionale.

Clicca per votare questo articolo!
[Totale: 0 Media: 0]
Exit mobile version